Sp. Allium ampeloprasum
Gen. Allium
Fam. Liliaceae
Cla. Monocotiledoni
Bulbo ovoide con tuniche membranose, le esterne giallastre indurite, le interne bianche; bulbilli generalm. numerosi a forma di elmetto con apice acuto; scapo cilindrico avvolto dalle fg. per ⅓-½. Fg. marcescenti all'antesi larghe 5-18(31) mm, carenate, scabre; ligula (4)8-34 mm. Inflor. globosa diam. 3-8 cm; spata univalve, caduca; peduncoli 3-4 cm; tepali rotondati o ellittici generalm. rosei di 1.3-2.4 X (3.5)3.8-5.5 mm; filam. 3-4.5 mm; capsula diam. 2.3-3.6 mm con semi triangolari di 1.4-2.2 X 2.6-3.5 mm.
Euri-Medit.
Lig., Pen. (verso N fino alla Via Emilia e Langhe), Sic, Sard., Cors. e piccole Is.: C; nel resto: R e solo in ambienti collinari aridi (Triest., Friuli, lidi Veneti, Eug., Bergam.).
Nota - A. porrum L. è una forma coltivata derivata da Sp. Allium ampeloprasum, che si presenta talora subspontanea su, ruderi e macerie, soprattutto nell'Italia di NE; viene indicata in orticoltura come «Porro». Si tratta di pianta perenne (4-8 dm) con bulbo cilindrico-fusiforme appena rigonfio, avvolto da tuniche bianche, talora accompagnate da 1 o 2 bulbilli. Fg. larghe 1-2 cm (in certe cultivar anche più), piane, lievem. carenate, dentellato-scabre sul bordo. Inflor. sferica, multiflora; spata univalve, superante l'ombrella, caduca; sepali biancastri, raram. arrossati, 4-5 mm; filam. più lunghi del perigonio. Fiorisce in primavera.
Bibl.: Bonnet B., Saussurea 7 : 121-155 (1976).
Variab. - Abbastanza variabile, con tendenza a segregare popolazioni di aspetto differenziato: così A. gasparrini Guss. ad Ischia e la var. melìtense Somm. et Car. - G. di Malta. I tepali sono generalm. rosei o rosso-chiari, più raram. verdi o del tutto sbiancati; gli esterni hanno la massima largh. verso la metà oppure bordi quasi paralleli con apice brevem. mucronato; gli interni sono subspatolati con apice ottuso, raram. troncato o mucronato; tutti i tepali sono ricoperti da abbondanti papille allineate.
Euri-Medit.
Lig., Pen. (verso N fino alla Via Emilia e Langhe), Sic, Sard., Cors. e piccole Is.: C; nel resto: R e solo in ambienti collinari aridi (Triest., Friuli, lidi Veneti, Eug., Bergam.).
Nota - A. porrum L. è una forma coltivata derivata da Sp. Allium ampeloprasum, che si presenta talora subspontanea su, ruderi e macerie, soprattutto nell'Italia di NE; viene indicata in orticoltura come «Porro». Si tratta di pianta perenne (4-8 dm) con bulbo cilindrico-fusiforme appena rigonfio, avvolto da tuniche bianche, talora accompagnate da 1 o 2 bulbilli. Fg. larghe 1-2 cm (in certe cultivar anche più), piane, lievem. carenate, dentellato-scabre sul bordo. Inflor. sferica, multiflora; spata univalve, superante l'ombrella, caduca; sepali biancastri, raram. arrossati, 4-5 mm; filam. più lunghi del perigonio. Fiorisce in primavera.
Bibl.: Bonnet B., Saussurea 7 : 121-155 (1976).
Variab. - Abbastanza variabile, con tendenza a segregare popolazioni di aspetto differenziato: così A. gasparrini Guss. ad Ischia e la var. melìtense Somm. et Car. - G. di Malta. I tepali sono generalm. rosei o rosso-chiari, più raram. verdi o del tutto sbiancati; gli esterni hanno la massima largh. verso la metà oppure bordi quasi paralleli con apice brevem. mucronato; gli interni sono subspatolati con apice ottuso, raram. troncato o mucronato; tutti i tepali sono ricoperti da abbondanti papille allineate.