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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Rosa canina

Gen. Rosa

Fam. Rosaceae

Div. coripetale superovarie a fg. alternate

Cla. Dicotiledoni
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F. legnosi glabri, con spine (rosse) robuste, arcuate, a base allungata, compresse. Fg. con stipole lanceolate (3 X 15 mm), sui f. fior, più larghe (4 X 12 mm); segm. (5-)7, ellittici, ovati, ovv. obovati (9-25 X 13-40 mm); pelosità e dentatura variabile; denti in numero di (12-)17-22(-33). Fi. a 1-3 (diam. 4-7 cm), generalm. superati dalle fg.; peduncoli 20-25 mm; sepali (15-18 mm) laciniati, dopo la fior, inclinati e rapi-dam. caduchi; petali obcuneato-bilobi (19-25 X 20-25 mm), rosei sui lobi, ± candidi nel resto; disco ± conico con orifizio > 1 mm; stili per lo più lanosi e allungati, formanti una colonnina cilindrica; fr. piriforme (1-2 cm), rosso.

Nota - Non si tratta di una specie (nel senso che viene comunemente dato a questa categoria sistematica), ma di un complesso di forme probabilm. ibridogene, incompletam. fissate dal tipo anormale di riproduzione. Molti caratteri sono variabili e dalle diverse combinazioni si ricava la possibilità di distinguere un numero praticam. infinito di tipi elementari, che possono venire precisati fino al singolo individuo o addirittura al singolo rametto. Keller (in Asch. et Gr., Sy-nopsis Mitteleur. FI. 6,1) distingue oltre un centinaio di forme, Klastersky (in FI. Europ. 2) ripartisce 1404 fra almeno 9 specie (con i numeri 15, 18-21 e 28-31). D'altra parte la variazione dei caratteri non mostra evidenti discontinuità, quindi riteniamo più realistico accettare l'opinione del Boulenger, che riunisce tutte queste «specie» o «forme» in un unico gruppo collettivo, il cui rango specifico ha tuttavia significato puramente formale. Un giudizio sul valore biologico di questa specie è stato dato, con mirabile intuizione, già nel 1823 da Goethe (cit. in Hegi, Ill. Fl. Mitteleur. 1 Ed. 4,2: 1032): «Vi sono stirpi senza carattere, che appena meritano di esser nominate specie, perché si disperdono in infinite varietà. Se si tenta di trattarle con serietà scientifica non si riesce a giungere ad un risultato, anzi ci si confonde sempre più, perché esse sfuggono ad ogni determinazione e ad ogni legge. Son quelle, che a volte ho avuto la tentazione di chiamare frivole, prima fra tutte la rosa, il che certo non deve sminuire il pregio della sua bellezza; particolarmente si adatta questo mio rimprovero a Rosa canina». Tenendo conto del fatto che queste «varietà» sono spesso solamente categorie mentali di pochi autori, l'accusa di frivolezza va forse diretta più a questi che all'innocente rosaio.

Variab. - I caratteri che nella diagnosi sono stati lasciati nel vago possono venire ulteriormente precisati e servire a distinguere un ridotto numero di tipi più o meno corrispondenti alle «specie» di molte Flore recenti: pelosità e ghiandolosità delle fg., peduncoli e sepali e tipo di dentatura dei segm. Molte opere recenti riportano R. stylosa Desv., che sarebbe caratterizzata dagli stili saldati in una vera e propria colonnina, però il Boulenger ha dimostrato che si tratta solo di individui estremi di Sp. Rosa canina. Le singole varietà possono essere determinate mediante il quadro sinottico che riportiamo più sotto (in base ai concetti di Boulenger); le combinazioni non rinvenute in Italia non vengono riportate; il quadro sinottico può esser usato anche per la variabilità di Sp. Rosa dumalis, che è del tutto analoga a quella di Sp. Rosa canina. Quadro sinottico per le varietà di Sp. Rosa canina (e di Sp. Rosa dumalis):
  Denti semplici o 2(3) cuspidati senza ghiandole (ovv. con 1-2, rar. 3-4 ghiandole) Denti composti, generalm. con 3-10 ghiandole
  fg. glabre fg. pubescenti fg. glabre fg. pubescenti
Peduncoli e sepali glabri o con ghiandole sparse tipo a tipo g tipo d tipo k
Peduncoli ± glabri, sepali densam. ghiandolosi tipo b tipo h tipo e tipo l
Peduncoli e sepali densam. ghiandolosi tipo c tipo i tipo f tipo m

Le fg. sono dette «glabre» quando risultano prive di peli semplici o ghiandolari oppure (come caso estremo) con qualche pelo sulla pag. inf. solo sul nervo centr.; sono dette «pubescenti» le fg. con peli semplici o ghiandolari sopra e sotto oppure (come caso estremo) almeno sulla pag. inf. sui nervi centr. e lat. e sul bordo.

Varietà di Rosa dumalis
a) var. afzeliana (Fries) Bouleng. (= R. vosagiaca Desportes; R. reuteri Godet; R. glauca var. typica Fiori).
c) var. caballicensis (Puget) Bouleng. ( = R. glauca var. transiens Fiori).
d) var. dumalis (non R. canina var. dumalis Fiori).
e) var. malmudariensis (Lejeune) Gren.
f) var. acharii (Billb.) Bouleng. (= R. glauca Fiori).
g) var. coriifolia (Fries) Bouleng. (= R. glauca var. coriifolia Fiori).
h) var. watsoni (Baker) Bouleng.
i) var. caesia (Sm.) Bouleng. ( - R. glauca var. bellevallis Fiori).
k) var. cinerea (Rapin) Bouleng. (= R. glauca var. cinerea Fiori).
m) var. favrati (Christ) Bouleng. (= R. glauca var. rhaetica Fiori).
Ibridi - Sp. Rosa dumalis si ibrida con quasi tutte le specie vicine.

Varietà di Rosa canina
a) var. canina (= R. lutetiana Léman) -Molto diffusa.
b) var. leucochroa (Desv.) Bouleng. - Non osservata in Italia.
c) var. andegavensis (Bast.) Desportes (R. andegavensis Bast.) - Poco diffusa.
d) var. squarrosa Rau - Non osservata in Italia.
e) var. occulta (Crépin) Bouleng. - Non osservata in Italia.
f) var. blondaeana (Ripart) Duffort ( = var. verticillacantha Baker; R. verticilla-cantha Boreau non Mérat; R. nitidula Besser) - Poco diffusa.
g) var. corymbifera (Borkh.) Rouy (= R. corymbifera Borkh.; R. dumetorum Thuill.) - Molto diffusa.
h) var. fastigiata (Bast.) Desv. (= R. stylosa Auct. p. max. p. non Desv.) - Molto rara.
i) var. collina (Jacq.) G. et G. (= R. collina Jacq.; R. deseglisei Auct. p.p. non Boreau) - Poco diffusa.
k) var. tomentelia (Léman) Baker (— R. obtusifolia Desv.) - In quasi tutto il terr. ma sporadica.
1)   var. roffayieri (Chabert) Bouleng. - Poco diffusa.
m) var. abietina (Gren.) Bouleng. (= R. abietina Gren.) - Poco diffusa.
Ibridi - Rosa canina si ibrida con quasi tutte le specie vicine.
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