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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Campanula garganica

Gen. Campanula

Fam. Campanulaceae

Div. gamopetale

Cla. Dicotiledoni
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Rz. ramoso, con rosette sterili ed all'asc. di queste f. prostrati o penduli. Fg. basali con picciuolo di 2-3(10) cm e lamina ovata a reniforme, generalm. di 2-3 cm, crenata o seghettata. Inflor. fogliose, scarsam. ramificate; peduncoli 1-3 cm; calice con denti riflessi 2x6 mm; corolla (diam. 20-22 mm) azzurro-violetta pallida o quasi bianca 10-15 mm, con tubo conico lungo ⅓ del totale; lacinie larghe alla base 4-5 mm, ± patenti; filam. 3.5 mm, alla base con espansione pentagonale e peli (arrotondati all'apice), lunghi ⅙ di quanto quest'espansione è larga; antere 4 mm; polline giallo; stilo eretto, sporgente, viola, 12 mm; semi subsferici (0.45 X 0.5 mm), rosso-bruno-scuri, molto lucidi.

Endem.
Garg. a Peschici, Rodi, Cagnano, M. S. Angelo, Mattinata, M. Sacco: C. Altre 2 sottospecie nell'isola di Cefalonia.

Variab. - Si presenta da glabra a ± tomentosa per peli generalm. riflessi lunghi fino a 2 mm; la forma o dentatura delle fg. è pure incostante. C. barbeyi Feer riunisce piante con pelosità ridotta o nulla e semi più sottili, che tuttavia rientrano nella variab. individuale.

Sp. Campanula garganica è specie rustica, frequentem. coltivata nei giardini rocciosi, e con tendenza a spontaneizzarsi, sempre in vicinanza delle abitazioni, sia in forme abbastanza corrispondenti alla stirpe selvatica, sia in ibridi con specie vicine o cultivar di origine orticola.
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