Sp. Chondrilla chondrilloides
Gen. Chondrilla
Gp. V
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Rd. legnosa, ramificata all'apice; f. eretti, lisci o finem. striati, glabri, ramoso-porimbosi nella metà sup. Fg. basali lineari-spatolate (4-13 X 50-90 mm), con dentelli distanziati, ovv. intere, persistenti alla fior.; fg. cauline lineari, ridotte (3-18 mm). Capolini (diam. 1.5 cm) molto numerosi; peduncoli 1-2.5 cm, spesso con brevi squamule; involucro cilindrico (3X9 mm); squame inf. 1 mm, le sup. circa 9, lineari (0.8 X 8-9 mm), acute; fi. gialli, 13-14 mm; achenio cimbiforme 2.5-3 mm con rostro di 4 mm e pappo niveo (5-6 mm).
Endem. E-Alpica.
Alpi Or., dall'Isonzo alBergam. in V. di Scalve: R; App. Bologn. alla Castellina e Porretta; segnalata pure nella Marsica ed in Cors., ma da verificare.
Nota - Tipico elemento dei consorzi pionieri su greti di fiumi torrentizi, banchi di ghiaie, ambienti sabbioso-ciottolosi, tollera l'azione meccanica delle acque ed eventuali sommersioni durante i periodi di piena. Si tratta verosimilmente di specie formatasi da Sp. Chondrilla juncea in collegamento con le vicende del Quaternario, forse appena durante il post-glaciale. L'areale ha chiaramente baricentro sulle Alpi Or., tuttavia si estende verso Nord alle vallate del Reno e Danubio, verso Sud all'App. Tosco-Emil. e forse all'App. Centr. e Cors. Una segnalazione per le Alpi Occid. al Fréjus non è confermata da osservazioni recenti. Nei torrenti e fiumi a carattere torrentizio che scendono dalle Alpi Carniche e dalle Dolomiti Sp. Chondrilla chondrilloides vive assieme a Leontodon berinii (Bartl.) Roth, Matthiola valesiaca Gay e Brassica glabrescens Poldini, dunque in un ambiente ricco di endemismi probabilmente recenti.
Per l'aspetto generale ricorda Sp. Hieracium piloselloides, che spesso vive negli stessi ambienti.
Endem. E-Alpica.
Alpi Or., dall'Isonzo alBergam. in V. di Scalve: R; App. Bologn. alla Castellina e Porretta; segnalata pure nella Marsica ed in Cors., ma da verificare.
Nota - Tipico elemento dei consorzi pionieri su greti di fiumi torrentizi, banchi di ghiaie, ambienti sabbioso-ciottolosi, tollera l'azione meccanica delle acque ed eventuali sommersioni durante i periodi di piena. Si tratta verosimilmente di specie formatasi da Sp. Chondrilla juncea in collegamento con le vicende del Quaternario, forse appena durante il post-glaciale. L'areale ha chiaramente baricentro sulle Alpi Or., tuttavia si estende verso Nord alle vallate del Reno e Danubio, verso Sud all'App. Tosco-Emil. e forse all'App. Centr. e Cors. Una segnalazione per le Alpi Occid. al Fréjus non è confermata da osservazioni recenti. Nei torrenti e fiumi a carattere torrentizio che scendono dalle Alpi Carniche e dalle Dolomiti Sp. Chondrilla chondrilloides vive assieme a Leontodon berinii (Bartl.) Roth, Matthiola valesiaca Gay e Brassica glabrescens Poldini, dunque in un ambiente ricco di endemismi probabilmente recenti.
Per l'aspetto generale ricorda Sp. Hieracium piloselloides, che spesso vive negli stessi ambienti.