Sp. Pistacia terebinthus
Gen. Pistacia
Fam. Anacardiaceae
Div. coripetale superovarie a fg. alternate
Cla. Dicotiledoni
Pianta con odore resinoso (!). Corteccia bruno-rossastra, nei rami giovani glabra e con lenticelle lineari longitudinali (1 mm). Fg. coriacee, scure di sopra, verde-grigiastre di sotto, con generalm. 9(3-7) segm. ellittici o lanceolati (16-22 X 30-45 mm), arrotondati all'apice. Pannocchia piramidale; fi. bruni; drupe ovoidi (6 X 7 mm), verdastre quindi rosso-scure, su peduncoli di 4-7 mm.
Euri-Medit.
In tutto il terr., però manca nelle piane alluvionali e sulle montagne elevate; It. Sett.: R, nel resto: C.
Nota - Il limite sett. dell'areale principale decorre dalla Romagna (M. Mauro) al Furio, Camerino, Spoleto, Maremma, Versilia e Lig. ; inoltre Sp. Pistacia terebinthus dall'illiria irradia al Triest. e Monfalconese, C. Euganei, Berici, Garda (dove è molto abbondante) e fino al L. d'Iseo; dal Garda risale lungo il Sarca fino a Trento, Salorno e ricompare abbondante attorno a Bolzano, che rappresenta l'estreme avamposto della sp. In Piem. solo a Ponzano pr. Acqui.
Euri-Medit.
In tutto il terr., però manca nelle piane alluvionali e sulle montagne elevate; It. Sett.: R, nel resto: C.
Nota - Il limite sett. dell'areale principale decorre dalla Romagna (M. Mauro) al Furio, Camerino, Spoleto, Maremma, Versilia e Lig. ; inoltre Sp. Pistacia terebinthus dall'illiria irradia al Triest. e Monfalconese, C. Euganei, Berici, Garda (dove è molto abbondante) e fino al L. d'Iseo; dal Garda risale lungo il Sarca fino a Trento, Salorno e ricompare abbondante attorno a Bolzano, che rappresenta l'estreme avamposto della sp. In Piem. solo a Ponzano pr. Acqui.