Sp. Romulea ramiflora

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Bulbo ovoide (1-2 cm) con tuniche bruno-castane, alla base ed in alto divise; scapo generalm. 2-3floro, robusto, di 5-15 cm alla fior, e successivam. ancora allungato. Fg. semicilindriche, ± giunchiformi (diam. 1.2-1.5 mm), rigidette ed erette o arcuate, lunghe 25-40 cm. Spate ambedue interam. erbacee; perigonio (15-25 mm) con tubo brevissimo e fauce bianca o gialla, pelosa; lacinie lanceolate, acute, violaceo-pallide o lillacine con 3 strie più scure, le esterne verdastre sul dorso; stami lunghi ½-⅔ del perigonio, con filam. pelosi; stilo lungo ½-¾ degli stami.

Steno-Medit.-Macaro-

Costa tirren. da Pisa a Salerno, Puglia sul Tavoliere, Cal. a Castrovillari e C. Spartivento, Sic, Sard., Cors., Favignana, Pantelleria, Lampedusa, Is. Maltesi, Arcip. Tosc.: R.

Nota - Molto diffusa nella Francia Merid. e fino in prossimità del nostro terr. a Nizza e Mentone: segnalata in Lig. (senza località precisa), dove la sua presenza è probabile. R. longiscapa Tod. è simile, ma si distingue per il fatto che alla frutt. il f. non si allunga né i peduncoli sono incurvati: questi caratteri fanno sospettare si tratti di pianta sudafricana coltiv. ed inselvat.; è stata indicata di Palermo e Mondello; le lacinie del perigonio presentano caratteristiche strie scure ramificate.