Sp. Carex elata
Gp. VI (Subgen. Carex con 2 stimmi)
Gen. Carex
Fam. Cyperaceae
Cla. Monocotiledoni
Simile a {5364}, ma in cespi robusti e compatti (diam. fino a ½ m); stoloni mancanti; guaine carenate, bruno-giallastre, le inf. spesso con nervature reticolate; spighe erette, le mediane spesso ♀ alla base e ♂ all'apice; solo le spighe inf. con brattee brevi, non superanti l'inflor.; glume generalm. bruno-rossastre; otricelli 1.5-1.8 X 3-4 mm.
Europeo-Caucas.
It. Sett.: C; anche in Tosc., Pal. Pontine, Sic, Sard.: R.
Nota - In condizioni naturali certo una delle specie più diffuse nella Padania, ora rarefatta per la progressiva antropizzazione del suo spazio ecologico. Si incontra soprattutto nell'ambiente di sponda, lungo i fossi e canali anche dopo i lavori di regolazione ed arginatura. Forma densi cespugli con le radici normalmente immerse nell'acqua.
Europeo-Caucas.
It. Sett.: C; anche in Tosc., Pal. Pontine, Sic, Sard.: R.
Nota - In condizioni naturali certo una delle specie più diffuse nella Padania, ora rarefatta per la progressiva antropizzazione del suo spazio ecologico. Si incontra soprattutto nell'ambiente di sponda, lungo i fossi e canali anche dopo i lavori di regolazione ed arginatura. Forma densi cespugli con le radici normalmente immerse nell'acqua.