Sp. Polygonum equisetiforme

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F. legnosi, ramosissimi, i sup. verdi e striati. Fg. sempre presenti, strettam. lanceolate (2-4 X 15-30 mm), acute; ocree di 5-7 cm, ferruginee alla base quindi membranose-trasparenti, completam. sfrangiate. Fi. (2-3.5 mm) in racemi allungati, all'asc. di fg. ridotte (5-10 mm), presenti soprattutto alla base e precocem. caduche (quindi difficili da osservare); brattee ialine in alto.

Eurasiat.
Laz., Bari, Selva di Fasano, Leucaspide, Sic, Pantelleria (non ritrovato di recente), Capraia: R; segnalato in Sard., ma per confus. con il prec.

Variab. - Le fg. sono ondulate sul margine ed hanno nervi secondari fortem. rilevati di sotto; le fg. bratteali sono brevi, ma comunque sempre più lunghe dei fi.; piante con fg. a margine piano, revolute e la sola nervatura centr. prominente nella pag. inf. (inoltre con perianzio di 5-6 mm e fg. bratteali assenti o ridottissime) sono descritte come P. elegans Ten. non Ait. ( = P. equisetiforme S. et S. var. elegans Fiori; P. tenoreanum Nardi et Raf-faelli) e sembrano rappresentare una specie distinta; sono note da molte località della Basil. e dalla Cal. a Crotone.

BibL: Nardi E.eRaffaelliM., Webbia 31: 513-527(1977).