Sp. Campanula pyramidalis
Gen. Campanula
Fam. Campanulaceae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Pianta glabra e glauca con latice bianco. Rz. verticale, spugnoso (diam. 1 cm ed oltre); f. eretto. Fg. basali con lamina ovato-cuoriforme (15-45 X 20-60 mm) con dentelli cartilaginei sul margine e picciuolo di 5-10 cm; fg. cauline simili, ma con picciuolo più breve. Pannocchia per lo più spici-forme e fogliosa, raram. con rami allungati; fascetti ascellari 5-10flori; calice con lacinie (4 mm) patenti o riflesse; corolla azzurro-chiara, conica, con tubo di 10 mm e lobi di 12-15 mm; capsula emisferica (diam. 8 mm).
Illirica.
Carso Triest. e Goriz., Friuli Orient.fino a Gemona: R; naturalizz. sui muri nel Ven. e Bresc.
Nota - Quest'autentico gioiello della flora illirica si trova da noi allo stato spontaneo solo in un'area ristretta, dove tuttavia è assai abbondante e (a differenza di tante specie rare o endemiche) per nulla minacciato dall'attività antropica. Lungo le strade che collegano Trieste a Monfalcone è frequente sulle scarpate e massicciate, che alla fine dell'estate, al massimo della fioritura, ne sono abbellite. NellìIt. Nordorientale è probabile sia stata introdotta come pianta ornamentale nel Medio Evo o più verosimilm. assieme alla pietra d'Istria, usata per la costruzione di palazzi veneziani. Si ritrova pienam. naturalizzata su molte antiche costruzioni e vecchi muri a Venezia, Padova, Udine, Verona, Treviso, Asolo e pr. Brescia al Santuario del M. Conche. È generalm. bienne, non perenne come indicato dalla quasi totalità degli Autori.
Illirica.
Carso Triest. e Goriz., Friuli Orient.fino a Gemona: R; naturalizz. sui muri nel Ven. e Bresc.
Nota - Quest'autentico gioiello della flora illirica si trova da noi allo stato spontaneo solo in un'area ristretta, dove tuttavia è assai abbondante e (a differenza di tante specie rare o endemiche) per nulla minacciato dall'attività antropica. Lungo le strade che collegano Trieste a Monfalcone è frequente sulle scarpate e massicciate, che alla fine dell'estate, al massimo della fioritura, ne sono abbellite. NellìIt. Nordorientale è probabile sia stata introdotta come pianta ornamentale nel Medio Evo o più verosimilm. assieme alla pietra d'Istria, usata per la costruzione di palazzi veneziani. Si ritrova pienam. naturalizzata su molte antiche costruzioni e vecchi muri a Venezia, Padova, Udine, Verona, Treviso, Asolo e pr. Brescia al Santuario del M. Conche. È generalm. bienne, non perenne come indicato dalla quasi totalità degli Autori.