Sp. Ligusticum lucidum
Gen. Ligusticum
Gp. VI (Fi. bianchi; fg. segm. larghi meno di 2 mm)
Fam. Umbelliferae
Div. coripetale inferovarie
Cla. Dicotiledoni
F. eretto, striato-scanalato, glabro, con rami numerosi, i sup. in verticilli. Fg. inf. lunghe fino a 4 dm, (3)4pennatosette; segm. di ultimo ordine lineari a linea-ri-lanceolati, acuti. Ombrella a 30-50 raggi; brattee 1-2, lineari, ± riflesse, alla fine caduche; petali bianchi (1.5 mm); fr. 4-5 mm, con stilopodio a cuscinetto.
Orof.S-Europ.
Alpi Or., Abr.: RR.
Confus. - Individui della subsp. (a) possono venire confusi con Sp. Cnidium silaifolium, dal quale si distinguono per le ombrelle sup. opposte o verticillate. Più complicati i rapporti della subsp. (b) che può essere confusa con varie ombrellifere, soprattutto Sp. Athamanta turbith e Sp. Peucedanum austriacum, anch'esse specie dei ghiaioni calcarei. Da Sp. Athamanta turbith (che ha l'ombrella a raggi pubescenti) si distingue per i raggi glabri, per le differenze rispetto a Sp. Peucedanum austriacum cfr. quest'ultimo. La subsp. (b) presenta involucro ben sviluppato (almeno all'inizio della fior.), che nell'ombrella apicale è composto da circa 13 brattee lineari lunghe 8-15 mm, riflesse; le ombrelle sup. sono singole o appaiate ed opposte, non verticillate come risulterebbe dalla descrizione di Thellung in Hegi V, 2: 1316-1318 (1926): ombrelle verticillate sembrano frequenti solo nella subsp. (a).
Nota - La specie presenta tre areali parziali, nettam. disgiunti l'uno dall'altro, rispettivam. ibero-provenzale, centro-ital. e sub-illirico. Nell'area ibero-provenzale (dalla Sierra Nevada alle Alpi Frane.) esiste solo la subsp. (a); l'area centro-italiana si estende sull'App. Abr. dal Gr. Sasso (presso Arsita) al Velino, Sirente, Morrone, Majella, Marsica: le popolazioni di questa provenienza, descritte anche come L. cuneifolium Guss. non sembrano distinte dalla subsp. (a). Più nettam. differenziate le popolazioni della terza area, che costituiscono la subsp. (b), diffusa dal Montenegro e Bosnia alle Prealpi Venete e Lombarde ed al C. Ticino: esse hanno distribuzione frammentaria nella fascia prealpina (M. Maggiore, Nanos, Caven, Golaki; Bellunese al M. Buscada, Laggio, V. Costeana; Vette di Feltre; M. Baldo; Trent. alla Mendola, V. Ledro, M. Brione; Bresc. a Lodrino; C. Tic. sul M. Generoso, S. Martino, S. Giorgio); probabilm. vanno qui riferite anche le segnalazioni di Sp. Ligusticum ferulaceum dal Tonale, M. Legnone, M. Cavallo, Corno Stella.
Orof.S-Europ.
Alpi Or., Abr.: RR.
Confus. - Individui della subsp. (a) possono venire confusi con Sp. Cnidium silaifolium, dal quale si distinguono per le ombrelle sup. opposte o verticillate. Più complicati i rapporti della subsp. (b) che può essere confusa con varie ombrellifere, soprattutto Sp. Athamanta turbith e Sp. Peucedanum austriacum, anch'esse specie dei ghiaioni calcarei. Da Sp. Athamanta turbith (che ha l'ombrella a raggi pubescenti) si distingue per i raggi glabri, per le differenze rispetto a Sp. Peucedanum austriacum cfr. quest'ultimo. La subsp. (b) presenta involucro ben sviluppato (almeno all'inizio della fior.), che nell'ombrella apicale è composto da circa 13 brattee lineari lunghe 8-15 mm, riflesse; le ombrelle sup. sono singole o appaiate ed opposte, non verticillate come risulterebbe dalla descrizione di Thellung in Hegi V, 2: 1316-1318 (1926): ombrelle verticillate sembrano frequenti solo nella subsp. (a).
Nota - La specie presenta tre areali parziali, nettam. disgiunti l'uno dall'altro, rispettivam. ibero-provenzale, centro-ital. e sub-illirico. Nell'area ibero-provenzale (dalla Sierra Nevada alle Alpi Frane.) esiste solo la subsp. (a); l'area centro-italiana si estende sull'App. Abr. dal Gr. Sasso (presso Arsita) al Velino, Sirente, Morrone, Majella, Marsica: le popolazioni di questa provenienza, descritte anche come L. cuneifolium Guss. non sembrano distinte dalla subsp. (a). Più nettam. differenziate le popolazioni della terza area, che costituiscono la subsp. (b), diffusa dal Montenegro e Bosnia alle Prealpi Venete e Lombarde ed al C. Ticino: esse hanno distribuzione frammentaria nella fascia prealpina (M. Maggiore, Nanos, Caven, Golaki; Bellunese al M. Buscada, Laggio, V. Costeana; Vette di Feltre; M. Baldo; Trent. alla Mendola, V. Ledro, M. Brione; Bresc. a Lodrino; C. Tic. sul M. Generoso, S. Martino, S. Giorgio); probabilm. vanno qui riferite anche le segnalazioni di Sp. Ligusticum ferulaceum dal Tonale, M. Legnone, M. Cavallo, Corno Stella.