Sp. Coris monspeliensis
Fam. Primulaceae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Pianta talora annuale o bienne, talora con base legnosa e perenne-suffruticosa. Fg. lineari-spatolate (1.2 X 10-12 mm), patenti ed in seguito spesso riflesse; ghiandole nerastre, a 3-5 coppie sui bordi ed una all'apice della lamina. Fi. in densa spiga apicale cilindrica (1 X 3-7 cm); calice con tubo obconico di 4 mm, reste spiniformi di 1-5 mm e denti portanti una linea nera; corolla di aspetto bilabiato (11-13 mm) con lembo generalm. roseo o violetto-pallido; capsula formata dal calice frutt. ed ingrossato-piriforme alla base.
Steno-Medit. - Occid.
Coste della Lig. e Tosc, Pen. Sorrentina pr. Positano, Sic. Occid., Pantelleria, Sard. Occid: R.
Nota - Molto differenziata rispetto alle altre Primulaceae è forse da inserire in una famiglia speciale Corideae. La distribuzione in Italia di Sp. Coris monspeliensis è interessante, perché segue i distretti nei quali la nostra flora assume maggiore carattere di occidentalità. Si consulti in proposito Agostini, Delpinoa n.s. 3: 153-182 (1961). In Riviera Sp. Coris monspeliensis è frequente e verso occidente si spinge fino a Ceriale, C. Noli, Varazze ed Arenzano. In Tosc. è nota per singole località della Maremma da Donoratico a Montepescali, Cast. d. Pescaia, Talamone, l'Argentario ed Ansedonia. Del tutto isolate sono la stazione della Pen. Sorrentina, quelle in Sard. a Capo Mannu e pr. Cagliari (Miniera di Montevecchio) ed a Pantelleria; nella Sic. Occid. è nota per punti singoli da Palermo a Trapani, Marsala e Mazara. Molte Flore riportano Sp. Coris monspeliensis anche per la Calabria sulla fede di un'antica segnalazione del Tenore, però l'Agostini, che ha consultato l'erbario di questo Autore, non è riuscito ad individuare esemplari di sicura provenienza calabra: l'indicazione, benché verosimile, va quindi verificata.
Steno-Medit. - Occid.
Coste della Lig. e Tosc, Pen. Sorrentina pr. Positano, Sic. Occid., Pantelleria, Sard. Occid: R.
Nota - Molto differenziata rispetto alle altre Primulaceae è forse da inserire in una famiglia speciale Corideae. La distribuzione in Italia di Sp. Coris monspeliensis è interessante, perché segue i distretti nei quali la nostra flora assume maggiore carattere di occidentalità. Si consulti in proposito Agostini, Delpinoa n.s. 3: 153-182 (1961). In Riviera Sp. Coris monspeliensis è frequente e verso occidente si spinge fino a Ceriale, C. Noli, Varazze ed Arenzano. In Tosc. è nota per singole località della Maremma da Donoratico a Montepescali, Cast. d. Pescaia, Talamone, l'Argentario ed Ansedonia. Del tutto isolate sono la stazione della Pen. Sorrentina, quelle in Sard. a Capo Mannu e pr. Cagliari (Miniera di Montevecchio) ed a Pantelleria; nella Sic. Occid. è nota per punti singoli da Palermo a Trapani, Marsala e Mazara. Molte Flore riportano Sp. Coris monspeliensis anche per la Calabria sulla fede di un'antica segnalazione del Tenore, però l'Agostini, che ha consultato l'erbario di questo Autore, non è riuscito ad individuare esemplari di sicura provenienza calabra: l'indicazione, benché verosimile, va quindi verificata.