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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Aster tripolium

Gen. Aster

Gp. II

Fam. Compositeae

Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
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Fusto glabro (!). F. eretto o ascendente, ingrossato in basso, striato, ramoso in alto. Fg. basali oblanceolato-spatolate, grassette (4-5 X 12-25 cm), fragili, con picciuolo lungo ¼ della lamina. Capolini (diam. 2.5 cm) con involucro cilindrico (5X8 mm); 9-12 fi. ligulari (2.5 X 18 mm), violetti e numerosi fi. tubulosi (10 mm), gialli; achenio (2-3 mm) con pappo biancastro.

Eurasiat. (alofilo).
Su tutti i litorali, dal Triest. alla Lig. e nelle Is. principali: C, ma localizz.; anche nelle valli salmastre della Pad. (Miradola, Sermide, Ferrarese, Vicent., Abano, Montecatini), dove è quasi ovunque scomparso in seguito a bonifiche e drenaggi.

Variab. e Confus. - Questa sp. vive su argille periodicam. sommerse dall'acqua marina, in estate con il 20-60 ‰ di cloruro di sodio nell'acqua circolante; a differenza di altre alofite è pianta relativam. eurialina e si addensa spesso nelle stazioni influenzate dall'opera dell'uomo. La fioritura è di regola tardo-estiva e si prolunga fino all'inizio dell'autunno, però singoli individui fioriscono anche in primavera (fioriture ritardate dell'anno precedente? - non si tratta comunque di carattere ereditario). Statura e portamento variano senza che sia possibile delimitare tipi costanti. A. trip. subsp. pannonicus (Jacq.) Soó riunisce le popolazioni degli ambienti salmastri continentali nel bacino danubiano, dal Neusiedlersee alla Transsilvania, e si distingue per le fg. superiori più sottili, lineari-lanceolate a lineari, cigliate sul bordo, meno carnose; vive in suoli a bassa salinità (5-20 ‰), ricchi di solfati (anziché cloruri); è stato segnalato da noi soprattutto nelle valli salse della Padania (dove è esclusivo), ma anche sul Litorale Veneto ed in Campania. È difficile farsi un'idea delle popolazioni viventi nelle valli dell'interno, oggi quasi ovunque scomparse; gli individui a fg. strette della Laguna Veneta si presentano assieme a quelli normali e danno l'impressione di rientrare nella variab. casuale; la presenza della subsp. pannonicus (Jacq.) Soó in It. è quindi dubbia. Del resto pare anche che le popolazioni mediterranee di Sp. Aster tripolium non corrispondano completam. a quelle delle coste atlantiche d'Europa. Le fg.
basali di Sp. Aster tripolium sono praticam. eguali a quelle di Sp. Limonium serotinum, che vive nello stesso ambiente: individui sterili si distinguono perché in Sp. Aster tripolium il picciuolo è lungo ¼ della lamina, i nervi (3) sono paralleli e ± indistinti, l'apice è acuto, senza mucrone; in Sp. Limonium serotinum invece il picciuolo è lungo circa quanto la lamina, la nervatura è pennata, l'apice fogliare quasi sempre sormontato da un mucrone lungo 1-2 mm.
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