Sp. Arum italicum
Gen. Arum
Fam. Araceae
Cla. Monocotiledoni
Tubero ovoide. Fg. sviluppanti in autunno e svernanti fino alla primavera successiva; picciuolo di 2-3 dm; lamina astata (7-22 X 9-23 cm), formata da un lobo apicale lanceolato e 2 basali (ge-neralm. divergenti a 120-150°) poco minori; venature bianche generalm. presenti. Spata gialla, raram. arrossata sul bordo, con lamina di 5-9 X 15-25 cm e tubo di 4.5-5 cm; spadice 7-9 cm (in generale più breve di metà della spata), con appendice giallo-crema, lunga quanto il peduncolo o poco meno. Esaploide.
Steno-Medit.
Lig., Pen. (verso Nfino alla Via Emilia), Sic, Sard. e Cors.: C; al Nord solo sul bordo merid. delle Alpi dal Triest. all'lnsubria, Langhe, Cuneese etc. : R.
Variab. - Analogam. a Sp. Arum maculatum le fg. possono mancare della variegatura bianca o presentare macchie porporino-nerastre, la spata può essere ± soffusa di rosso-violaceo; ilobi basali delle fg. sono per lo più divergenti, però questo non è un carattere cèrto.
Steno-Medit.
Lig., Pen. (verso Nfino alla Via Emilia), Sic, Sard. e Cors.: C; al Nord solo sul bordo merid. delle Alpi dal Triest. all'lnsubria, Langhe, Cuneese etc. : R.
Variab. - Analogam. a Sp. Arum maculatum le fg. possono mancare della variegatura bianca o presentare macchie porporino-nerastre, la spata può essere ± soffusa di rosso-violaceo; ilobi basali delle fg. sono per lo più divergenti, però questo non è un carattere cèrto.