Sp. Filipendula ulmaria
Gen. Filipendula
Fam. Rosaceae
Div. coripetale superovarie a fg. alternate
Cla. Dicotiledoni
F. eretto, striato, glabro. Fg. lunghe 1-4 dm, imparipennate con 9(7-11) segm. lanceolati (2-3 X 3-7 cm), dentati, fra i quali sono intercalati segm. minori (2-5 mm). Cime corimbose dense; petali bianchi 2-5 mm; follicoli a maturità ritorti a spirale.
Variab. - Le fg. sono bianco-tomentose di sotto quando si trovano in uno stadio giovanile o comunque in primavera; d'estate spesso (non sempre) perdono la pelosità, che tuttavia resta ben osservabile almeno con una lente lungo le nervature principali. Da tempo vengono distinte due varietà, rispet-tivam. glabra e tomentosa, che per lo più corrispondono ad individui raccolti in primavera (quando la pubescenza è più evidente) oppure in estate, e pertanto risultano prive di significato. Secondo osservazioni di Yapp, Ann. of Bot. 26 (1912) le piante durante la prima fase della loro vita (circa fino al 9° anno di età) producono solo fg. glabre, in seguito fg. pubescenti, ed anche questo starebbe a svalutare il peso tassonomico di differenze fondate sulla pelosità. Nelle popolazioni italiane da noi controllate abbiamo invece potuto constatare una costante differenza di carattere qualitativo (non solo quantitativo) riguardante la pelosità, che permette di distinguere due sottospecie già note per altre zone d'Europa:
Variab. - Le fg. sono bianco-tomentose di sotto quando si trovano in uno stadio giovanile o comunque in primavera; d'estate spesso (non sempre) perdono la pelosità, che tuttavia resta ben osservabile almeno con una lente lungo le nervature principali. Da tempo vengono distinte due varietà, rispet-tivam. glabra e tomentosa, che per lo più corrispondono ad individui raccolti in primavera (quando la pubescenza è più evidente) oppure in estate, e pertanto risultano prive di significato. Secondo osservazioni di Yapp, Ann. of Bot. 26 (1912) le piante durante la prima fase della loro vita (circa fino al 9° anno di età) producono solo fg. glabre, in seguito fg. pubescenti, ed anche questo starebbe a svalutare il peso tassonomico di differenze fondate sulla pelosità. Nelle popolazioni italiane da noi controllate abbiamo invece potuto constatare una costante differenza di carattere qualitativo (non solo quantitativo) riguardante la pelosità, che permette di distinguere due sottospecie già note per altre zone d'Europa: