Sp. Campanula sibirica
Gen. Campanula
Fam. Campanulaceae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
F. eretti, ramosi solo nell'inflor., striati, pubescenti, ± arrossati. Fg. basali spatolate 14-17 X 40-55 mm, con larghezza max. a ¼ apicale e 18-25 denti conniventi per lato, ispide soprattutto sulla guaina e nervatura centrale; fg. cauline progressivam. ridotte, conduplicato-arcuate e semiamplessicauli (4-6 X 15-25 ,mm). Fi. numerosi in pannocchia; peduncoli di 1 cm a metà interrotti da una brattea; calice con lacinie di 4 mm ed appendici ribattute di 2-3 mm; stilo lungo ⅔ della corolla.
SE-Europ. -Sudsiber.
Bordo merid. delle Alpi Or. dal Carso Triest. al Bergam.: C; procede ulteriorm.fìno ad Ivrea; App. sul vers. nord-occid. dal Moden. alla Romagna, Marche ed Abr.fìno alla Majella: R.
Variab. - Generalm. si presenta in piante con f. semplici o poco ramosi, il calice ha appendici lanceolate, più brevi del tubo calicino e la corolla è lunga 17-25 mm. Piante più robuste, con f. ampiam. ramosi e corolla lunga fino a 40 mm sono state descritte come subsp. divergentiformis (Jàv.) Domin ( = var. spathulata Auct. Fl. Ital.); esse avrebbero pure calice con appendici più larghe, eguaglianti o superanti il tubo calicino. Però la correlazione tra questi caratteri è debole e le aree ± coincidono, è dubbio quindi se si tratti di stirpi veram. distinte.
SE-Europ. -Sudsiber.
Bordo merid. delle Alpi Or. dal Carso Triest. al Bergam.: C; procede ulteriorm.fìno ad Ivrea; App. sul vers. nord-occid. dal Moden. alla Romagna, Marche ed Abr.fìno alla Majella: R.
Variab. - Generalm. si presenta in piante con f. semplici o poco ramosi, il calice ha appendici lanceolate, più brevi del tubo calicino e la corolla è lunga 17-25 mm. Piante più robuste, con f. ampiam. ramosi e corolla lunga fino a 40 mm sono state descritte come subsp. divergentiformis (Jàv.) Domin ( = var. spathulata Auct. Fl. Ital.); esse avrebbero pure calice con appendici più larghe, eguaglianti o superanti il tubo calicino. Però la correlazione tra questi caratteri è debole e le aree ± coincidono, è dubbio quindi se si tratti di stirpi veram. distinte.