Sp. Pastinaca sativa
Gen. Pastinaca
Gp. III (Fr. appiattito)
Fam. Umbelliferae
Div. coripetale inferovarie
Cla. Dicotiledoni
Fittone verticale bianco-roseo (diam. 10-15 mm), con polpa aromatica bianca, ramoso in alto; f. ascendenti o eretti, sparsam. pubescenti. Fg. basali con picciuolo sottile, non spugnoso; lamina imparipennata con 5(7-15) segm. ovato-rombici (10-15 X 25-30 mm), irre-golarm. dentati; fg. sup. ridotte. Ombrelle numerose a 5-7(-20) raggi; brattee e bratteole assenti (raram. 1-2, caduche); petali gialli 1.5 mm, revoluti; fr. lenticolare-compresso, ellittico (4-5 X 5.5-7 mm) con ala larga 0.3-0.5 mm.
Eurosib. divenuta Sub-cosmop.
In tutto il terr.: C (in Sic. forse solo colt.).
Nota - Le due subsp. maggiorm. diffuse sono (a) e (c): la prima in ambienti sinantropici (orti, incolti, prati concimati), la seconda nei boschi palustri a Ontano, Frassino e Salici. Per quanto riguarda quest'ultima Pedrotti (com. verb.) mi informa che nelle Marche è stato frequentemente osservato il caso di irritazioni cutanee su persone che ne avevano toccato le fg.; è pianta più sviluppata e più densam. tomentosa.
Nota - La Pastinaca era nota già nell'antichità (è citata ad es. da Dioscoride e da Plinio), però non è certo si trattasse della medesima pianta qui descritta: forse con questo nome infatti veniva indicata, almeno in qualche caso, la Carota. Come ortaggio la Pastinaca ebbe importanza nel medio evo e fino al secolo scorso: il fittone, analogo a quello della Carota, ma di colore chiaro, veniva consumato come verdura. Oggi la coltura è abbandonata. Del resto Sp. Pastinaca sativa è pianta abbastanza variabile: le popolazioni derivanti da antiche colture presentano un fittone ingrossato; molto caratteristica è. la var. fleischmannii (Hladnik) Burnat con fg. 2pennatosette a segm. numerosi.
Eurosib. divenuta Sub-cosmop.
In tutto il terr.: C (in Sic. forse solo colt.).
Nota - Le due subsp. maggiorm. diffuse sono (a) e (c): la prima in ambienti sinantropici (orti, incolti, prati concimati), la seconda nei boschi palustri a Ontano, Frassino e Salici. Per quanto riguarda quest'ultima Pedrotti (com. verb.) mi informa che nelle Marche è stato frequentemente osservato il caso di irritazioni cutanee su persone che ne avevano toccato le fg.; è pianta più sviluppata e più densam. tomentosa.
Nota - La Pastinaca era nota già nell'antichità (è citata ad es. da Dioscoride e da Plinio), però non è certo si trattasse della medesima pianta qui descritta: forse con questo nome infatti veniva indicata, almeno in qualche caso, la Carota. Come ortaggio la Pastinaca ebbe importanza nel medio evo e fino al secolo scorso: il fittone, analogo a quello della Carota, ma di colore chiaro, veniva consumato come verdura. Oggi la coltura è abbandonata. Del resto Sp. Pastinaca sativa è pianta abbastanza variabile: le popolazioni derivanti da antiche colture presentano un fittone ingrossato; molto caratteristica è. la var. fleischmannii (Hladnik) Burnat con fg. 2pennatosette a segm. numerosi.