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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Gen. Oenothera

Fam. Onagraceae

Div. coripetale inferovarie

Cla. Dicotiledoni

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Piante americane introdotte e frequentem. naturalizzate, esse rappresentano un campo classico d'indagini genetiche. Su una di esse (Sp. Oenothera erythrosepala) il De Vries fondò la sua teoria delle mutazioni (1901), che mantiene ancor oggi il suo valore generale, benché il caso studiato iniziami, dal De Vries non rappresentasse una mutazione in senso stretto. In questo gruppo si ammette agiscano geni letali bilanciati che provocano una continua eliminazione degli omozigoti; il patrimonio genetico si mantiene in condizione eterozigote mediante due genomi aploidi ± stabili e distinti fra loro, che si disgiungono ad ogni meiosi andando a localizzarsi nell'ovulo e nel granulo pollinico rispettivam.; il grado di differenziazione fra i due genomi e la loro stabilità rispetto all'insorgere di mutazioni sono variabili di caso in caso; molte specie (es. Sp. Oenothera biennis) compiono autoimpollinazione. Le Oenothera sono pertanto eterozigoti complessi: mutazioni che determinano l'insorgere di genomi di nuovo tipo ed incroci che li combinino in maniera nuova producono fenotipi nuovi, che vengono fissati in condizione eterozigote e possono esser considerati alla stregua di nuove specie formatesi in Europa e non esistenti in America. Un'analisi dettagliata permetterebbe certo di distinguere in Italia decine di tali specie, accessibili solo allo specialista: noi ci limitiamo a riportare con rango di specie i gruppi che possono esser riconosciuti sul terreno.

Bibl: Renner O., Ber. Deutsch. Bot. Ges. 60: 448-466(1942); 63: 129-138(1950); ià., Pianta 4,1 : 219-254(1956); RostanskiK., Fragm. Fiorisi. Geobot. 11: 491-497; 499-523 (1965); 14: 189-195 (1968); cfr. anche i classici lavori di Baur.
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