Sp. Euphorbia peplus
Gen. Euphorbia
Fam. Euphorbiaceae
Div. apetale
Cla. Dicotiledoni
Pianta glabra (!). F. ascendenti, spesso ramificati alla base, cilindrici. Fg. glabre, glaucescenti di sotto, obovate o ellittiche, generalm. di 7-12 X 14-17 mm, molli. Ombrella a 2-3 raggi ripetutam. dicotomi; brattee triangolari-ovate (7x9 mm); ghiandole gialle con 2 corni sottili; capsula 2.5 mm, liscia, alata sulle cocche; semi grigiastri a sez. esagonale: le due facce interne con 1 solco longitud., le 4 esterne con 3-4 fossette rotonde allineate longitudinalm.
Eurosib. divenuta Cosmop. (Archeofita).
In tutto il terr.: C.
Variab. - Nei pascoli aridi, nelle fessure delle rocce cale, e nelle ganghe entro la zona-climax del Quercetum ilicis si presenta con popolazioni nane, caratterizzate da fg. ± rotondate di colore giallo e spesso ± arrossate, ghiandole brune e semi con 2-3 fossette per faccia, che sono state descritte come E. peploides Gouan; il valore di questa è controverso, perché secondo antiche osservazioni di Tommasini e Pospichal (accettate anche da Smith e Tutin in Fl Europ. 2: 222) si tratterebbe solo di uno stato vernale, mentre Freyn, Fl. von Sud-Istrien, Suppl 386 (1881), afferma di aver coltivato E. peploides Gouan constatando la costanza dei caratteri distintivi rispetto ad E. peplus L. Alla Dirupata di Morano pr. Campotenese (1250-1300 m) è stata raccolta E. calabrica H. P. R., che si distingue da Sp. Euphorbia peplus per «f. ramosi quasi alla base, brattee ovali, capsule bicarenate e semi bianchi con 22 fossette». La popolazione di pochi individui, osservata da Huter, Porta e Rigo il 10-VII-1877 va reidentificata.
Eurosib. divenuta Cosmop. (Archeofita).
In tutto il terr.: C.
Variab. - Nei pascoli aridi, nelle fessure delle rocce cale, e nelle ganghe entro la zona-climax del Quercetum ilicis si presenta con popolazioni nane, caratterizzate da fg. ± rotondate di colore giallo e spesso ± arrossate, ghiandole brune e semi con 2-3 fossette per faccia, che sono state descritte come E. peploides Gouan; il valore di questa è controverso, perché secondo antiche osservazioni di Tommasini e Pospichal (accettate anche da Smith e Tutin in Fl Europ. 2: 222) si tratterebbe solo di uno stato vernale, mentre Freyn, Fl. von Sud-Istrien, Suppl 386 (1881), afferma di aver coltivato E. peploides Gouan constatando la costanza dei caratteri distintivi rispetto ad E. peplus L. Alla Dirupata di Morano pr. Campotenese (1250-1300 m) è stata raccolta E. calabrica H. P. R., che si distingue da Sp. Euphorbia peplus per «f. ramosi quasi alla base, brattee ovali, capsule bicarenate e semi bianchi con 22 fossette». La popolazione di pochi individui, osservata da Huter, Porta e Rigo il 10-VII-1877 va reidentificata.