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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Carlina acaulis

Gen. Carlina

Gp. IV

Fam. Compositeae

Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
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Erba rosulata generalm. con f. nullo o quasi; rz. ingrossato, legnoso. Fg. generalm. tutte in rosette, a contorno spatolato (3-5 X 10-20 cm, eccezionalm. fino a 34 cm), pennatosette con 6-8 coppie di segm. profondi lobati, spinosi; lamina ± piana e coriacea. Capolino unico, diam. 3-5 cm e più (includendo le squame raggianti); involucro piriforme, poi cilindrico; fg. involucrali esterne lineari, con spine pennate; squame raggianti bianco-avorio, talora venate di scuro sul dorso, lucide, 3 X 25-33 mm; corolla purpurea, cilindrica 1 X 12-15 mm.

Centro-Europ.
It. Sett. e Centr.: C; nell'It. Merid. progressivam. più rara e per lo più sui rilievi (verso Sud solo fino al Pollino): R, manca nelle Is.

Variab. - Generalm. si presenta acaule, con 1 capolino inserito direttam. al centro della rosetta, però è frequente osservare singoli individui caulescenti, con capolino portato da un f. foglioso alto 5-15, raram. 30 cm. Si tratta di piante sviluppantisi alla fine della stagione o dopo la falciatura oppure in particolari condizioni ecologiche (es., al margine di boschi), che sono state indicate come var. alpina Jacq. e var. caulescens DC. (prive di valore tassonomico). Per questa particolarità Goethe cita Sp. Carlina acaulis come esempio di metamorfosi dei vegetali, ma questo non è in accordo con le moderne conoscenze provenienti dalla genetica, in quanto la caulescenza non è carattere ereditario. D'altra parte va sottolineato il fatto che Goethe abbia intuito la capacità per questa specie di assumere due forme del tutto diverse (pianta a rosetta/pianta caulescente) quasi senza intermedi, riconoscendo in questo caso il valore preminente della forma (Gestalt) sviluppata come un tutto armonico: in questo egli si dimostra precursore di idee che solo oggi vengono discusse con interesse. Il ricettacolo di Sp. Carlina acaulis è commestibile; l'erba può servire come igrometro, perché le squame interne sono raggianti solo con tempo secco, con l'umido si ripiegano verso il centro del capolino.

Confus. - Con Sp. Cirsium acaule, che spesso vive nello stesso ambiente; per la distinzione di individui sterili si usino questi caratteri:

4280. Carlina acaulis L.
Rd. verticale
Fg. con segm. lat. su piani perpendicolari al
nervo centr. Pag. inf. sul nervo centr. glabra o un po' farinosa
Pag. sup. con nervo centr. arrossato in ⅓ basale

4159. Cirsium acaule (L.) Scop.
Rz. orizzontale
Fg. con segm. lat. sullo stesso piano del nervo centr.
Pag. inf. sul nervo centr. con grosse setole riflesse
Pag. sup. con nervo centr. verde o arrossato solo alla base.
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