Sp. Onobrychis viciifolia
Gen. Onobrychis
Gp. Leguminosae IV
Fam. Leguminosae
Div. coripetale superovarie a fg. alternate
Cla. Dicotiledoni
F. legnoso, bruno-scuro, con rami ascendenti o suberetti, striati, subglabri in basso, pubescenti in alto. Fg, con 13-25 segm., le inf. ellittiche (da 7x15 a 4 X 18 mm), le sup. strette (3-5 x 21-25 mm), con pubescenza abbreviata sopra, più densa sotto. Racemi piramidali, all'antesi 2-2.5 X 5-7 cm. lunghi (compreso il peduncolo) 2-3 volte la fg. asc, lungam. nudi in basso; calice a tomento patente lungo 0.6-0.9 mm avvolgente tutta la fauce; tubo di 2 mm e denti di 3-4 mm; corolla di un purpureo intenso, con carena (scura) di 9-12 mm e vessillo di 10-13 mm; fr. 5-8 mm, con 6-8 denti di 1 mm.
Medit.-Mont. (?).
It. Sett, e Pen. : C.
Osserv. - Coltiv. ampiam. soprattutto nell'App. Sett. e Centr., è sp. di origine controversa, forse in Italia solo introdotta; sulle Alpi e sui rilievi della Pen. entra in associazioni naturali (prati aridi) o semi-naturali (prati falciati e concimati) ed appare del tutto indigena.
Bibl.; Sacristan M„ Ann. Estac. Exp. Aula Dei 8: 1-114 (1966).
Medit.-Mont. (?).
It. Sett, e Pen. : C.
Osserv. - Coltiv. ampiam. soprattutto nell'App. Sett. e Centr., è sp. di origine controversa, forse in Italia solo introdotta; sulle Alpi e sui rilievi della Pen. entra in associazioni naturali (prati aridi) o semi-naturali (prati falciati e concimati) ed appare del tutto indigena.
Bibl.; Sacristan M„ Ann. Estac. Exp. Aula Dei 8: 1-114 (1966).