Sp. Fritillaria tenella
Gen. Fritillaria
Fam. Liliaceae
Cla. Monocotiledoni
Pianta glauca (!). Bulbo biancastro senza tuniche diam. 10-15 mm, ± irregolarm. globoso; f. eretto, cilindrico, glabro, alla base arrossato, in alto marmorizzato di bruno. Fg. lineari-carenate, le inf. inserite verso la metà del f. sovrapposte, di 5-6 X 50-70 mm, le sup. progressivam. minori e acuminate, alterne poi di nuovo ± opposte. Fi. unico (diam. 2 cm) a campana; tepali ovali 7-12 X 0-32 mm, esternam. gli inf. bruno-violetti e oscuram. reticolati, i sup. c.s. spesso bordati di giallo internarli, tutti gialli chiazzati di bruno; stami 6 totalm. inclusi con antere gialle di 1 cm; stilo con 3 lacinie lunghe circa quanto la parte indivisa; capsula obovoide 2-3 cm.
Orof. S-Europ.
App. Centr. e Pollino: R; anche pr. Trieste, Trento e Firenze: RR.
Bibl.: Honsell E., Delpinoa 3: 293-300 (1962).
Variab. - L'areale è estremam. frammentato: sull'App. Umbro-Marchig. al Piano Perduto ed al Castelluccio di Norcia, sul M. Pennino, nei dintorni di Foligno, M. Catria, M. di Fiastra, M. Corona, in Lazio al M. Autore ed in Abr. sul M. dei Fiori e nella Marsica (Aia dei Merli, Angro); tutte queste popolazioni corrispondono alla F. orsiniana Pari., che non ci sembra realmente differenziabile rispetto alla tipica F. tenella Bieb., che è indicata del Carso Triest. (M Spaccato), al Doss Trento e sul M. Morello pr. Firenze (qui probabilm. va inclusa pure F. neglecta Parl. segnalata sul Carso Triest.). Le popolazioni del Pollino, del tutto isolate, sono state inquadrate da Terracciano in F. orsiniana Parl., F. pollinensis Terr. e F. intermedia Terr., che tuttavia, essendo fondate solo sulla dimensione e colore dei tepali, probabilm. non sono realmente distinte.
Su materiale proveniente dal Triestino Honsell E. (Delpinoa, 3: 293-300, 1961) ha descritto il tipo di sviluppo del gametofito femminile; benché questa sia una delle poche specie con corredo cromosomico a base 9 (anziché 12 come nella maggioranza delle specie di questo genere), il gametofito si sviluppa in maniera del tutto analoga a quanto descritto per le altre specie del genere.
Orof. S-Europ.
App. Centr. e Pollino: R; anche pr. Trieste, Trento e Firenze: RR.
Bibl.: Honsell E., Delpinoa 3: 293-300 (1962).
Variab. - L'areale è estremam. frammentato: sull'App. Umbro-Marchig. al Piano Perduto ed al Castelluccio di Norcia, sul M. Pennino, nei dintorni di Foligno, M. Catria, M. di Fiastra, M. Corona, in Lazio al M. Autore ed in Abr. sul M. dei Fiori e nella Marsica (Aia dei Merli, Angro); tutte queste popolazioni corrispondono alla F. orsiniana Pari., che non ci sembra realmente differenziabile rispetto alla tipica F. tenella Bieb., che è indicata del Carso Triest. (M Spaccato), al Doss Trento e sul M. Morello pr. Firenze (qui probabilm. va inclusa pure F. neglecta Parl. segnalata sul Carso Triest.). Le popolazioni del Pollino, del tutto isolate, sono state inquadrate da Terracciano in F. orsiniana Parl., F. pollinensis Terr. e F. intermedia Terr., che tuttavia, essendo fondate solo sulla dimensione e colore dei tepali, probabilm. non sono realmente distinte.
Su materiale proveniente dal Triestino Honsell E. (Delpinoa, 3: 293-300, 1961) ha descritto il tipo di sviluppo del gametofito femminile; benché questa sia una delle poche specie con corredo cromosomico a base 9 (anziché 12 come nella maggioranza delle specie di questo genere), il gametofito si sviluppa in maniera del tutto analoga a quanto descritto per le altre specie del genere.