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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Carex fusca

Gp. VI (Subgen. Carex con 2 stimmi)

Gen. Carex

Fam. Cyperaceae

Cla. Monocotiledoni
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F. e fg. verde-bluastri (!). Lassam. cespugliosa con stoloni sotterranei allungati; f. gracili, acutam. trigoni, eretti o incurvati, scabri sugli spigoli, alla base avvolti da guaine brune o rossastre, lucide. Fg. piane larghe 3(5) mm. Inflor. costituita da 1-2 spighe ♂ e da 2-3 spighe ♀ , queste cilindrico-fusiformi (4 X 10-20 mm), erette; brattee fogliacee 1-4 cm; glume lunghe ¾-⁴∕₄ degli otricelli, nere con una fascia verde al centro; otricelli verdi, ellittici (1-2 X 2-3.5 mm), su ciascuna faccia con 5-10 nervi ± evidenti.

Subcosmop.
Alpi: C; Pad, App. Tosco-Emil., Laz., Abr., Sila, Cors.: R.

Nota - Chiunque conosce la vegetazione delle Alpi non può che meravigliarsi del fatto che questa specie così ben caratterizzata morfologicamente (per le spighe ♀ con la tipica variegatura verde-nera) ed ecologicamente (tendenza a formare estesi popolamenti puri o quasi puri) sia stata tanto spesso male interpretata, anche con nomenclatura ambigua o inaccettabile, e sia ancor oggi considerata pianta critica. Il binomio di Reichhard (1778) gode indubbiamente di priorità, ma risulta più che dubbio, non esistendone il typus, mentre il protologo fa ritenere che questo Autore si riferisca ad altra specie (…habitat ad vias siccas…); inoltre nell'uso successivo da Bellardi ex Allioni (1785) in poi è stato applicato per quasi 2 secoli a Sp. Carex parviflora ed il suo uso per Sp. Carex fusca, recentem. riproposto, procurerebbe una catastrofica confusione. Viene quindi qui usato il binomio di Allioni (1785), benché anch'esso criticato per una possibile confusione con Sp. Carex buxbaumii, per il suo insuperato valore semantico e la sua larghissima applicazione nella letteratura geobotanica (Caricetum fuscae). Inoltre esso è fondato su una descrizione di Haller, che non lascia incertezze (cfr. Maire et Weill., Fl. Afr. Nord4: 127, 1957).

Variab. - Specie polimorfa con tendenza a segregare popolazioni differenziate nei singoli territori; quelle d'alta montagna costituiscono forse una stirpe particolare caratterizzata da fg. brevi, incurvate e f. pure abbreviati, indicata come C. obesa All. Le popolazioni rilevate sulla Sila rappresentano invece un passaggio tra Sp. Carex fusca e Sp. Carex intricata. Anche individui intermedi tra Sp. Carex fusca e Sp. Carex elata sono stati descritti, tuttavia non pare si tratti di popolazioni ibridogene, ma di morfosi indotte dall'ambiente.
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