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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Carex davalliana

Gp. I (Spiga unica all'apice del f.)

Gen. Carex

Fam. Cyperaceae

Cla. Monocotiledoni
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Zolle dense e robuste, senza stoloni; f. eretti, un po' incurvati a volte, trigoni, scabri in alto. Fg. a sez. triangolare, ruvide sui bordi, sottili (1 mm). Dioica: individui ♀ con spiga di 1.5 cm; fi. numerosi, spaziati; stimmi 2; glume persistenti, brune; otricelli bruni (1-1.5 X 3.5-4.5 mm), con largh. max. ad ⅓ dalla base, dapprima eretti ed appressati all'asse, quindi patenti o riflessi; individui ♂ con spiga lineare (1-2 cm), bruno-chiara.

Centroeurop.
Alpi, dalla Carnia alla Lig.: C; Pad. (soprattutto nella fascia pedemontana), App. Tosco-Emil. (Fiumalbo, Lucchese) ed Abr. al Pizzo di Sivo: RR.

Nota - In Cors. è nota solo per il M. Incudine in individui nani con f. frutt. di 1-2 cm, descritti come var. cyrnea Briq. La proposta di sostituire la denominazione ben nota di questa specie con C. scabra Hoppe è basata sulla supposizione — non provata — che la pubblicazione di Hoppe sia di qualche mese anteriore a quella di Smith, un motivo troppo futile per giustificare una tale rivoluzione nomenclaturale.
C. davalliana è l'elemento caratterizzante della vegetazione delle torbiere basse con acqua ricca di basi e soprattutto di calcare; molto diffusa sulle Alpi, dove può costituire associazioni quasi pure, nella Padania invece un tempo frequente, ma ora quasi scomparsa. Gli individui ♀ e ♂ hanno aspetto molto diverso e danno l'impressione di specie del tutto differenti.

Davall E. (1763-1798), di origine inglese, amministratore forestale nel Cantone di Vaud in Svizzera.
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