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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Myosotis alpestris

Gen. Myosotis

Fam. Boraginaceae

Div. gamopetale

Cla. Dicotiledoni
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F. eretti con peli patenti o ± appressati; rz. breve. Fg. basali generalm. lineari-spatolate con picciuolo di 1-2 mm e lamina di 1-1.5 X 3-4 cm; fg. cauline sessili ± 5 X 15-20 mm. Cime dense con peduncoli di 1-2 mm; calice 3-4 mm, alla frutt. 5 e più mm; corolla dapprima violacea, quindi blu con centro giallo; tubo 2 mm; lembo piano diam. 6-9 mm; nucule 1.4-1.7 X 2.0-2.5 mm, arrotondate ovv. ottuse all'apice; superficie d'inserzione larga, ellittica, nei lati prolungata in 2 solchi; orlo sviluppato solo nella metà apicale.

Orof. S-Europ.

Alpi, dalle Giulie alle Maritt.: C; App. Tosco-Emil. ed Umbro-Marchig. fino al M. Catria,App. Centr., App. Merid.fino al Cilento: segnalato in molti luoghi, ma probabilm. solo per confus. con 3050.

Variab. - Il binomio M. alpestris nella letteratura floristica italiana è stato usato generalm. per l'intero gruppo delle sp. Sp. Myosotis sylvatica-Sp. Myosotis corsicana, quindi i dati bibliografici sono per lo più inutilizzabili. Esso viene ora ristretto alla sola specie delle stazioni più alte, che in generale ha il suo optimum ecologico nel piano alpino, al di sopra del limite degli alberi. Sp. Myosotis alpestris è pianta in generale abbastanza omogenea come aspetto, però sporadicam. compaiono popolazioni che chiaram. deviano dalla media ed i cui caratteri sono probabilm. ± fissati geneticam. Le variazioni più caratterizzate sono: var. exscapa (DC.) R. et S. - individui ridotti in ogni parte con f. di 3-7 cm, calici frutt. 3-5 mm, nucule 1.8 mm, soprattutto nelle stazioni nivali; var. elatior Gaudin - individui molto sviluppati con f. fino a 50 cm e calice fino a 6 mm (soprattutto nei fondivalle, dove è difficilm. distinguibile da 3046); var. macrocarpa Vestergr. - nucule con superf. d'inserzione prolungata in una sorta di labbro; calici di dimensioni massime (fino a 6 mm e più). Più differenziata è M. suaveolens W. et K., che si distingue per la corolla di colore più scuro e le nucule orlate tutt'attorno: segnalata frequentem. anche da noi (soprattutto nel Merid.) è specie balcanica, il cui areale verso NW raggiunge l'Istria (M. Maggiore) a poca distanza dal nostro confine orientale. Su questo complesso polimorfo cfr. Grau J., Oesterr. Bot. Z. 111 : 561-617(1964).
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