Sp. Erica carnea
Gen. Erica
Fam. Ericaceae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
F. legnosi striscianti, glabri. Fg. aghiformi (0.5 X 5-8 mm), patenti o riflesse, di sopra lucide, con margine revoluto ricoprente del tutto la pag. inf. Fi. in racemi terminali unilaterali su peduncoli di 3 mm; sepali rosei, acuti, 3nervi (1 X 3 mm); corolla roseo-carnicina 5-5.5 mm; antere brune, sporgenti (1 mm), senza appendici; stilo non sporgente oltre le antere.
Orof. S-Europ.
Alpi Or. e loro contrafforti, dal Carso Triest. alle Grigne: CC; Alpi Occid. ed App. Sett.fìno alle A. Apuane, Pistoiese e Bologn. (Grabaglione): R.
Variab. - Questa sp. ha una distribuzione altitudinale straordinariam. sviluppata; dalle zone montuose, ove certo ha il suo optimum, scende fino al piano e sulle dune consolidate del Litorale Veneto era abbondante (forse per trasporto passivo lungo l'alveo dei fiumi principali, ovv. come relitto glaciale) fino a pochi anni orsono; sale d'altra parte sulle cime calcaree fino alla fascia più elevata nei seslerieti. Non sembra che fra l'uno e l'altro estremo ci siano differenze di qualche valore tassonomico. Sp. Erica carnea è stata indicata ai primi dell'800 dal Santi anche in diversi luoghi delle coste toscane (Argentario, Maremma Grossetana), nell'area dellavegetazione mediterranea: dalla descrizione potrebbe trattarsi dell'affine E. erigena Ross (= E. mediterranea Auct. non L.), che si distingue per i f. eretti, pubescenti se giovani, e le antere sporgenti solo per metà della corolla, e lungam. superate dallo stilo: diffusa in Spagna e sui Pirenei francesi, la sua comparsa in Toscana non sarebbe incredibile. Però in seguito nessuno ha più. ritrovato questa pianta.
Orof. S-Europ.
Alpi Or. e loro contrafforti, dal Carso Triest. alle Grigne: CC; Alpi Occid. ed App. Sett.fìno alle A. Apuane, Pistoiese e Bologn. (Grabaglione): R.
Variab. - Questa sp. ha una distribuzione altitudinale straordinariam. sviluppata; dalle zone montuose, ove certo ha il suo optimum, scende fino al piano e sulle dune consolidate del Litorale Veneto era abbondante (forse per trasporto passivo lungo l'alveo dei fiumi principali, ovv. come relitto glaciale) fino a pochi anni orsono; sale d'altra parte sulle cime calcaree fino alla fascia più elevata nei seslerieti. Non sembra che fra l'uno e l'altro estremo ci siano differenze di qualche valore tassonomico. Sp. Erica carnea è stata indicata ai primi dell'800 dal Santi anche in diversi luoghi delle coste toscane (Argentario, Maremma Grossetana), nell'area dellavegetazione mediterranea: dalla descrizione potrebbe trattarsi dell'affine E. erigena Ross (= E. mediterranea Auct. non L.), che si distingue per i f. eretti, pubescenti se giovani, e le antere sporgenti solo per metà della corolla, e lungam. superate dallo stilo: diffusa in Spagna e sui Pirenei francesi, la sua comparsa in Toscana non sarebbe incredibile. Però in seguito nessuno ha più. ritrovato questa pianta.