Sp. Velezia rigida
Fam. Caryophyllaceae
Div. coripetale superovarie a fg. opposte
Cla. Dicotiledoni
Pianta pubescente-ghiandolosa. F. prostrati o ascendenti, rigidi, dicotomi. Fg. basali lineari-spatolate, le cauline lineari (1-2 X 10-20 mm), acute, con nervi prominenti. Fi. solitari od appaiati ai nodi; calice (10-14 mm) cilindrico con 15 nervi; petali rosei, brevi, bifidi; capsula cilindrica.
Medit.-Turan.
Sic. e Sard.: C; Pen. (verso N fino al Garg., Abr. a Trasacco, Firenze), Cors.: R.
Nota - In molte zone incostante oppure in via di scomparsa. Per il Lazio, ad es. (Montelucci, in litt.) le stazioni romane di Valle Inferno (Sanguinetti) sono scomparse, le altre nella porzione occid. della regione, andrebbero verificate, mentre nella porzione orient. l'unica località certa è S. Vittorino pr. Tivoli. Anche dall'It. Sett. (Lido di Venezia, Mondovì) Sp. Velezia rigida è verosimilm. scomparsa.
Veléz C. († 1753) farmacista e botanico madrileno.
Medit.-Turan.
Sic. e Sard.: C; Pen. (verso N fino al Garg., Abr. a Trasacco, Firenze), Cors.: R.
Nota - In molte zone incostante oppure in via di scomparsa. Per il Lazio, ad es. (Montelucci, in litt.) le stazioni romane di Valle Inferno (Sanguinetti) sono scomparse, le altre nella porzione occid. della regione, andrebbero verificate, mentre nella porzione orient. l'unica località certa è S. Vittorino pr. Tivoli. Anche dall'It. Sett. (Lido di Venezia, Mondovì) Sp. Velezia rigida è verosimilm. scomparsa.
Veléz C. († 1753) farmacista e botanico madrileno.