Sp. Atriplex patula
Gen. Atriplex
Fam. Chenopodiaceae
Div. apetale
Cla. Dicotiledoni
F. eretto, cilindrico, striato, glabro, con rami patenti. Fg. inf. con 1 dente grossolano su ciascun lato e talora con altri minori, le sup. per lo più intere. Spighe gracili, interrotte, ramificate, fogliose; bratteole rombiche con 1 dente rivolto verso l'apice su ciascun lato, raram. con parecchi denti oppure ± intere.
Circumbor.
In tutto il terr.: C, ma poco osservato.
Bibl: Meijden R., Blumea 18: 53-63 (1970).
Variab. - Specie polimorfa. Le popolazioni si possono in generale attribuire con maggiore o minore certezza a due tipi principali: (I) con fg. inf. a lamina lanceolata di 3 X 7, raram. fino a 6 X 14 cm e bratteole di 2-3 X 2-4 mm e (II) fg. inf. a lamina più stretta ed intera o quasi e bratteole di 4-5 X 4-6 mm. Quest'ultimo tipo sembra prevalente sulle argille grige plioceniche in Emilia e Tosc. ma segnalato sporadicam. anche altrove, è noto come var. angustifolia (Sm.) Lange. Tipi estremi sono con bratteole minime (appena 2x2 mm), oppure portanti sul dorso rughe lanceolate di aspetto fogliaceo (= A. macrodira Guss.) oppure con fg. a lamina lineare (3-4x30-35 mm), intéra ed aspetto simile a Sp. Atriplex littoralis (= A. littoralis var. lucana Terracc; var. angustissima Auct. Fl. Ital. an Wallr. vel G. et G.; var. Unearis Gaudin).
F. eretto, cilindrico, striato, glabro, con rami patenti. Fg. inf. con 1 dente grossolano su ciascun lato e talora con altri minori, le sup. per lo più intere. Spighe gracili, interrotte, ramificate, fogliose; bratteole rombiche con 1 dente rivolto verso l'apice su ciascun lato, raram. con parecchi denti oppure ± intere.
Circumbor.
In tutto il terr.: C, ma poco osservato.
Bibl: Meijden R., Blumea 18: 53-63 (1970).
Variab. - Specie polimorfa. Le popolazioni si possono in generale attribuire con maggiore o minore certezza a due tipi principali: (I) con fg. inf. a lamina lanceolata di 3 X 7, raram. fino a 6 X 14 cm e bratteole di 2-3 X 2-4 mm e (II) fg. inf. a lamina più stretta ed intera o quasi e bratteole di 4-5 X 4-6 mm. Quest'ultimo tipo sembra prevalente sulle argille grige plioceniche in Emilia e Tosc. ma segnalato sporadicam. anche altrove, è noto come var. angustifolia (Sm.) Lange. Tipi estremi sono con bratteole minime (appena 2x2 mm), oppure portanti sul dorso rughe lanceolate di aspetto fogliaceo (= A. macrodira Guss.) oppure con fg. a lamina lineare (3-4x30-35 mm), intéra ed aspetto simile a Sp. Atriplex littoralis (= A. littoralis var. lucana Terracc; var. angustissima Auct. Fl. Ital. an Wallr. vel G. et G.; var. Unearis Gaudin).
Circumbor.
In tutto il terr.: C, ma poco osservato.
Bibl: Meijden R., Blumea 18: 53-63 (1970).
Variab. - Specie polimorfa. Le popolazioni si possono in generale attribuire con maggiore o minore certezza a due tipi principali: (I) con fg. inf. a lamina lanceolata di 3 X 7, raram. fino a 6 X 14 cm e bratteole di 2-3 X 2-4 mm e (II) fg. inf. a lamina più stretta ed intera o quasi e bratteole di 4-5 X 4-6 mm. Quest'ultimo tipo sembra prevalente sulle argille grige plioceniche in Emilia e Tosc. ma segnalato sporadicam. anche altrove, è noto come var. angustifolia (Sm.) Lange. Tipi estremi sono con bratteole minime (appena 2x2 mm), oppure portanti sul dorso rughe lanceolate di aspetto fogliaceo (= A. macrodira Guss.) oppure con fg. a lamina lineare (3-4x30-35 mm), intéra ed aspetto simile a Sp. Atriplex littoralis (= A. littoralis var. lucana Terracc; var. angustissima Auct. Fl. Ital. an Wallr. vel G. et G.; var. Unearis Gaudin).