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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Phyteuma hemisphaericum

Gen. Phyteuma

Fam. Campanulaceae

Div. gamopetale

Cla. Dicotiledoni
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Fusto glabro (!). F. eretti. Fg. basali lineari (1 X 40-60 mm); fg. caulina generalm. unica, lineare (1 X 20 mm). Capolino sferico (diam. 1 cm); brattee numerose, triangolari-acuminate (2-4 X 5-8 mm); corolla incurvata, violacea 10 mm; stimmi 3.

Orof. SW-Europ.
Alpi, dalla Carnia alla Lig.: C; App. Tosco-Emil, A. Apuane, Sibillini, Simbruini, App. Abr. e Malese al M. Mutria: R.

Variab. - Individui con brattee allungate o con corolle ± decolorate si presentano sporadicam. Maggiore importanza ha la var. carinthiacum R. Schulz con fg. basali leggerai, allargate nella zona apicale (lineari-spatolate) e brattee un po' maggiori, nota per la Carinzia e da noi nelle A. Carniche (Pramollo).

Osserv. - Tipico componente del pascolo alpino su silice o comunque su terreno acidificato, frequente nel Festucetum halleri e nel Curvuletum. La presenza di Sp. Phyteuma hemisphaericum è indice certo di acidità del suolo, per effetto del substrato geologico oppure anche per acidificazione indotta in superficie dalla pedogenesi nell'ambiente alpino. Oltre alle Alpi ed Appennini, si presenta pure nei Pirenei (forse in una o più razze vicarianti).
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