Sp. Campanula scheuchzeri
Gen. Campanula
Fam. Campanulaceae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
F. generalm. ascendente o eretto, cilindrico, glabro o ± peloso. Fg. basali cuoriformi, scomparse alla fior., le cauline lineari-canalicolate (1-3 X 20-70 mm), le più lunghe nella zona med. del f. Fi. unico, oppure raram. 2-4(6), nel boccio pendulo, quindi eretto ed infine di nuovo pendulo; calice con lacinie di 3-10 mm, erette o ± patenti; corolla 16-25 mm, campanulata (diam. alla fauce 20-25 mm); antere un po' più lunghe dei filam.; polline giallastro o rossastro; ov. liscio; capsula fusiforme 6-7 mm.
Orof. Sud-europ.
Alpi, dalle Giulie alle Maritt.: C; App. Sett. e Centr. dal Parmig. al M. Meta: R; anche sulle A. Apuane e M. Lepini; da eliminare per le Madonie.
Osserv. - Vive in associazioni naturali o seminaturali (seslerieti, nardeti, brughiere a Rododendri) su terreno blandamente acido quindi di preferenza su silice, oppure anche su calcare, ma dove si abbia accumulo di humus in superficie.
Variab. - Sp. Campanula scheuchzeri è stata spesso interpretata dagli autori italiani come un adattamento di 3766 all'habitat alpino: in realtà si distingue da questa per le fg. cigliate alla base, i bocciuoli penduli ed i fi. eretti, con corolla grande e di colore più intenso. Forma e dimensioni delle fg. variano: individui a fg. larghe sono abbondanti, soprattutto nelle Alpi Occid.; qui si presentano pure popolazioni a individui più pelosi, spesso addirittura di aspetto cinereo. Sulle Apuane si possono osservare individui con portam. gracile e floscio, corolle grandi, chiare. Tutte queste variazioni attendono un'analisi esauriente. Per la segnalazione sulle Madonie cfr. Sp. Campanula pollinensis.
Scheuchzer Johann (1684-1738), botanico a Zurigo, fratello di Johann-Jakob (cfr. Sp. Phyteuma scheuchzeri).
Orof. Sud-europ.
Alpi, dalle Giulie alle Maritt.: C; App. Sett. e Centr. dal Parmig. al M. Meta: R; anche sulle A. Apuane e M. Lepini; da eliminare per le Madonie.
Osserv. - Vive in associazioni naturali o seminaturali (seslerieti, nardeti, brughiere a Rododendri) su terreno blandamente acido quindi di preferenza su silice, oppure anche su calcare, ma dove si abbia accumulo di humus in superficie.
Variab. - Sp. Campanula scheuchzeri è stata spesso interpretata dagli autori italiani come un adattamento di 3766 all'habitat alpino: in realtà si distingue da questa per le fg. cigliate alla base, i bocciuoli penduli ed i fi. eretti, con corolla grande e di colore più intenso. Forma e dimensioni delle fg. variano: individui a fg. larghe sono abbondanti, soprattutto nelle Alpi Occid.; qui si presentano pure popolazioni a individui più pelosi, spesso addirittura di aspetto cinereo. Sulle Apuane si possono osservare individui con portam. gracile e floscio, corolle grandi, chiare. Tutte queste variazioni attendono un'analisi esauriente. Per la segnalazione sulle Madonie cfr. Sp. Campanula pollinensis.
Scheuchzer Johann (1684-1738), botanico a Zurigo, fratello di Johann-Jakob (cfr. Sp. Phyteuma scheuchzeri).