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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Valeriana montana

Gen. Valeriana

Fam. Valerianaceae

Div. gamopetale

Cla. Dicotiledoni
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Rz. bruno strisciante, ± legnoso; f. ascendenti o eretti, spesso arrossati, pubescenti in alto ed ai nodi. Fg. basali erette con picciuolo di 5-10 cm e lamina lanceolata a ovata (1.5-3 X 3-5 cm), oscuram. dentata; fg. cauline simili, ma sessili, le sup. (bratteali) ridotte e spesso ± lineari (3 X 30 mm), patenti. Inflor. corimbosa, spesso con rami basali allungati; corolla bianco-rosea o lillacina, generalm. 3-5 mm; fr. 1 X 3.5-5 mm.

 Orof. S-Europ.
Alpi Or., dalla Carnia alle Grigne, Alpi Mariti.: C; nel resto delle Alpi, App. Sett. e Centr., Sard. e Cors.: R; App. Merid. sul M. Accelica, Cervati, Alburno, M. Sacro, Montevergine, M. Papa, Pollino, Montea, Aspromonte: RR.

Confus. - Cfr. Sp. Valeriana tripteris.

Variab. - Il notevole polimorfismo di Sp. Valeriana montana meriterebbe uno studio biosistematico approfondito (cfr. Walther E., Mitt. Thur. Bot. Ges. 1: 144, 1949). Di regola glabra, però le fg. del paio sup. talora (soprattutto se giovani) presentano una certa pelosità alla base delle guaine; piante con questa pelosità si presentano sporadicam. sulle Alpi e sull'App. Sett. Nell'App. Centr. e Merid. esse invece divengono del tutto predominanti: si distinguono ancora per la statura bassa (10-15 cm) e la pelosità sparsa anche nella parte sup. del f. Sul Pollino si presentano piante di aspetto estremo, densam. pelose nella parte sup. del f., descritte come V. calabra Huter, P. et R. (cfr. Huter, Herbarstudien n. 967). Questa ha fg. cauline divise, con 2 vistosi segm. basali lanceolati, e per questo è stata riferita a V. tripteris L. (però nel lectotypus conservato nell'Erbario Centrale di Firenze solo 1 su 3 individui ha fg. cauline divise!), ma per il resto sembra rientrare in Sp. Valeriana montana e forse corrisponde alla var. cuspidata Ten. ex Bertol. oppure alla subsp. hirsuticaulis Walther. V. montana var. auriculata Lacaita (cfr. N. Giorn. Bot. hai. 32: 113, 1925) è pianta distintissima per le fg. cauline divise, con 2 segm. basali subrotondi (4-10 X 6-14 mm) e segm. centr. ovato-cuoriforme (fino a 4 X 6 cm), intero o quasi, acuminato; inoltre il f. è molto elevato, le fg. maggiori della norma e così pure le corolle (fino a 19 mm). Vive in Camp, sulle rupi del M. Alburno, che incombono su Sicignano e forse è una specie distinta. Non si può confondere con Sp. Valeriana tripteris (nonostante le fg. divise) perché quest'ultima ha segm. basali lanceolati, acuti, lamine mai cuoriformi alla base, etc. Pure interessante è V. rotundifolia Vili., di aspetto intermedio tra Sp. Valeriana montana e Sp. Valeriana tripteris per la quale si rimanda all'approfondita discussione in Burnat E., Fl. Alpes Mar. 5: 196-199 (1915): vive sulle Alpi Occid. ed in Cors., cfr. Gamisans J., Candollea 26: 348-352 (1971). Pr. Courmayeur è stata inoltre descritta una var. spathulata Payot di aspetto intermedio fra Sp. Valeriana saliunca e Sp. Valeriana montana, forse ibridogena. I fi. di Sp. Valeriana montana sono poligami, quelli maschili ed ermafroditi hanno corolla di (3.5)5(6.5) mm, i fi. J corolla di (1.5)3(3.5) mm. Probabilm. Sp. Valeriana montana potrebbe venire frazionata in alcune sottospecie.
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