Sp. Plantago maritima
Gen. Plantago
Fam. Plantaginaceae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Simile a Sp. Plantago serpentina, ma generalm. maggiore; fg. larghe 4-5 mm e lunghe 8-12 cm, grassette, con nervatura centr. indistinta, alla base allungate in guaina di 10 X 12-13 mm; brattea ovata, con ciglia brevissime sul margine.
Sudsiber.-Centroeurop. (Alofita).
Tosc, nel Pisano, pr. Volterra e fin verso Firenze: R; forse anche in Romagna e Marche.
Note - Le frequenti segnalazioni di questa specie in Italia vanno riferite in generale a Sp. Plantago crassifolia (se si tratta di piante del litorale) oppure Sp. Plantago serpentina, più raram. a Sp. Plantago alpina-Sp. Plantago holosteum, se piante montane. Le località toscane (dove anche Sp. Plantago serpentina è frequente!) sono indicate già da Fiori in Fl. Ital. Exs. n. 2543 (Orciano in prov. di Pisa), confermate da Pilger e verificate da noi stessi. Sec. Pilger le piante italiane vanno riferite alla var. integralis (DC.) Pilger, diffusa nella Francia Merid., Spagna e sporadicam. nell'Eur. Media e Sett., nei Balcani e fino all'Anatolia, quindi in generale in ambienti continentali a salinità determinata più da solfati che da cloruri, come anche avviene nei calanchi toscani.
Sudsiber.-Centroeurop. (Alofita).
Tosc, nel Pisano, pr. Volterra e fin verso Firenze: R; forse anche in Romagna e Marche.
Note - Le frequenti segnalazioni di questa specie in Italia vanno riferite in generale a Sp. Plantago crassifolia (se si tratta di piante del litorale) oppure Sp. Plantago serpentina, più raram. a Sp. Plantago alpina-Sp. Plantago holosteum, se piante montane. Le località toscane (dove anche Sp. Plantago serpentina è frequente!) sono indicate già da Fiori in Fl. Ital. Exs. n. 2543 (Orciano in prov. di Pisa), confermate da Pilger e verificate da noi stessi. Sec. Pilger le piante italiane vanno riferite alla var. integralis (DC.) Pilger, diffusa nella Francia Merid., Spagna e sporadicam. nell'Eur. Media e Sett., nei Balcani e fino all'Anatolia, quindi in generale in ambienti continentali a salinità determinata più da solfati che da cloruri, come anche avviene nei calanchi toscani.