Sp. Rhynchocorys elephas
Fam. Scrophulariaceae
Cla. parassite
Cla. Dicotiledoni
F. ascendente, striato, pubescente, semplice. Fg. scure alla disseccazione, opposte, ellittiche o ellittico-lanceolate (15-23 X 25-35 mm) ottusam. dentate, arrotondate all'apice, cuoriformi alla base, mollem. pubescenti, con nervi dicotomi arcuati; picciuoli 2-4 mm. Fi. isolati all'ascella delle fg. sup., su peduncoli di 2-6 mm; calice 6-9 mm, diviso per ⅔; corolla gialla (14-18 mm), con labbro sup. formante una sorta di proboscide; capsula subsferica diam. 8 mm.
NE-Medit. - Mont.
Sic. sui M. Peloritani, Nebrodi e Mado-nie: R; anche sul Malese, Basil. (Balvano) e Cal. sulla Sila e Aspromonte.
Colonna F. (1567-1650), napoletano, autore del Phytobasanos nel quale per la prima volta la tecnica dell'incisione su rame viene usata per la rappresentazione delle piante; scoperse per primo questa specie sul Matese al Vado di Scartocchia e ne diede un'accurata descrizione.
NE-Medit. - Mont.
Sic. sui M. Peloritani, Nebrodi e Mado-nie: R; anche sul Malese, Basil. (Balvano) e Cal. sulla Sila e Aspromonte.
Colonna F. (1567-1650), napoletano, autore del Phytobasanos nel quale per la prima volta la tecnica dell'incisione su rame viene usata per la rappresentazione delle piante; scoperse per primo questa specie sul Matese al Vado di Scartocchia e ne diede un'accurata descrizione.