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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Solanum tuberosum

Gen. Solanum

Fam. Solanaceae

Div. gamopetale

Cla. Dicotiledoni
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F. ascendenti, pubescenti, con stoloni sotterranei che alla fine della stagione producono tuberi amilacei (Patata). Fg. imparipennate con 7-13 segm. ovato-lanceolati (1-3 X 5-8 cm), acuminati, intercalati a lobi irregolari. Cime pauciflore; peduncoli 2-3 cm, generalm. articolati; calice 5-10 mm; corolla (diam. 2-3 cm) campanulata, generalm. bianca, più raram. screziata di roseo violaceo o purpureo; antere gialle o aranciate 6-7 mm; bacca subsferica (2-4 cm) verde a purpurea, velenosa.

Sudamer.

Bibl: Danert S., Kulturpflanze 4: 83-129(1956).

Nota - La Patata è originaria del Cile e Perù; non si conosce allo stato spontaneo e non è chiaro, da quali specie essa possa essere derivata: era coltivata dagli Incas e tale la incontrarono gli spagnoli durante la loro conquista (1526). Solo alla fine del sec. XVI la Patata giunse in Europa: in Spagna era già nota fra il 1560 e 1570, per l'Italia essa è ricordata fra le piante coltivate nell'Orto Botanico di Padova nel 1590, in Inghilterra vuole la leggenda che venisse portata dal celebre corsaro Sir Francis Drake nel 1586 (però verosimilm. si trattava di Ipomoea batatas 2975/11). Il lento estendersi della coltivazione del nostro continente è testimoniato dai nomi di queste piante. Il nome originale indiano «papa» fu ripreso senza variazioni dagli spagnoli; in Italia venne storpiato in «patata» (anticam. anche patada, patana, batata) e giunse anche in Germania (dove sono noti nomi come Patàtsche, Pataken, oggi quasi dimenticati); la stessa origine ha certo anche l'inglese «potatoes». In Italia nel XVI e XVII sec. lo strano tubero fu identificato anche col Tartufo e chiamato «tartifola, tartifla» denominazione oramai «fossile» che sopravvive solo ai margini della nostra area linguistica (Mentone, Poschiavo); essa però è stata trasmessa ai popoli germanici, dove si è affermata trionfalmente come «Kartoffel», l'immancabile contorno della cucina tedesca. In Germania la Patata si diffuse nei periodi di carestia dopo la guerra dei irent'anni e nel 1770-72; Federico il Grande ne impose la coltura con leggi draconiane; dal Nord la coltura fu reintrodotta in Italia soprattutto durante gli anni di fame seguiti alle guerre napoleoniche: di qui il nome di «cartufole» e «cartufolarie», sopravvissuto in Carnia fino ai giorni nostri, che ha ormai perduto ogni contatto con l'originale seicentesco «tartifola». Di origine forse più erudita i nomi che suonano come «pomo di terra», sporadicam. impiegati in Italia (Piem., Emilia, Sic., Sard.), ma affermatisi nel francese «pomme de terre». È interessante ricordare che denominazioni di questo tipo risorgono anche in Germania, come «Erdapfel» (ancor oggi largam. usato) e «Grundbirne» ( = pera di campo), da quest'ultima derivano le voci slave «krompir» (Croazia) e «bramburi» (Boemia). La coltura della Patata in Europa si estende dunque dalla Spagna ed Italia alla Germania e da questa alla Francia, alla stessa Italia (come fenomeno di ritorno) ed ai Paesi slavi.
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