Sp. Ferulago campestris
Gen. Ferulago
Gp. III (Fr. appiattito)
Fam. Umbelliferae
Div. coripetale inferovarie
Cla. Dicotiledoni
F. eretto, glabro e lucido, striato ed un po' ingrossato ai nodi, con rami sup, ± verticillati. Fg. basali (2-5 dm) 3-4pennatosette, completam. divise in lacinie lineari molli (0.5 X 5-8 mm). divergenti ad angolo retto o spesso riflesse. Ombrelle a 10-12 raggi; brattee lanceolate (1x3 mm), numerose; bratteole simili, ma minori; petali gialli, larghi 1 mm, revoluti; fr. 4-5 X 8-12(-20) mm, con le coste lat. saldate in un'ala liscia, le dorsali poco rilevate.
SE-Europ.-Pontica.
Colli e basse montagne dal Carso Triest. al Bresc; App. dal Pavese e Tortonese alla Sila; Sic: R.
Osserv. - L'ampio areale di questa specie è centrato sull'Europa Orient., dalla Russia merid. alla Penisola Balcan. In Italia Sp. Ferulago campestris è comune sul bordo merid. delle Alpi e sui rilievi prealpini antistanti, ad es. nei dintorni di Trieste sul Carso ed in Friuli nella fascia dei «magredi», e da qui irradia verso occidente fino al Piem. (giunge anche in Francia fino al Rodano ed oltre), e verso Sud lungo l'Appennino fino alla Cal. e Sic. Da noi si comporta come elemento steppico, diffuso soprattutto nei territori con clima continentale arido e progressivam. tende a scomparire lungo le coste e nelle zone più umide. Vive generalmente in ambienti di prato arido assieme a Bromus erectus Hudson oppure nel «mantello» sul bordo delle boscaglie caducifoglie submediterranee. La nomenclatura è intricata, in quanto esiste una Ferula nodiflera Scop. non valida a causa di un precedente nome linneano; il binomio qui usato è fondato su Ferula campestris Besser in Schultes 1820 ed ha la priorità rispetto a Ferulago galbanifera Koch 1835.
SE-Europ.-Pontica.
Colli e basse montagne dal Carso Triest. al Bresc; App. dal Pavese e Tortonese alla Sila; Sic: R.
Osserv. - L'ampio areale di questa specie è centrato sull'Europa Orient., dalla Russia merid. alla Penisola Balcan. In Italia Sp. Ferulago campestris è comune sul bordo merid. delle Alpi e sui rilievi prealpini antistanti, ad es. nei dintorni di Trieste sul Carso ed in Friuli nella fascia dei «magredi», e da qui irradia verso occidente fino al Piem. (giunge anche in Francia fino al Rodano ed oltre), e verso Sud lungo l'Appennino fino alla Cal. e Sic. Da noi si comporta come elemento steppico, diffuso soprattutto nei territori con clima continentale arido e progressivam. tende a scomparire lungo le coste e nelle zone più umide. Vive generalmente in ambienti di prato arido assieme a Bromus erectus Hudson oppure nel «mantello» sul bordo delle boscaglie caducifoglie submediterranee. La nomenclatura è intricata, in quanto esiste una Ferula nodiflera Scop. non valida a causa di un precedente nome linneano; il binomio qui usato è fondato su Ferula campestris Besser in Schultes 1820 ed ha la priorità rispetto a Ferulago galbanifera Koch 1835.