Sp. Apium graveolens
Gen. Apium
Gp. V (Fi. bianchi o rosei; fg. semplicem. pennate)
Fam. Umbelliferae
Div. coripetale inferovarie
Cla. Dicotiledoni
Pianta con forte odore aromatico. F. eretto, angoloso, spesso cavo. Fg. semplicem. pennate, con segm. ovali o rombici, dentati, lobati o talora del tutto divisi (ed allora fg. 2pennate); fg. sup. talora opposte. Ombrelle a 6-12 raggi, senza involucro né involucretto; petali bianchi, 0.5 mm; acheni 1.5-2 mm prismatici, a 5 coste elevate.
Paleotemp. (?).
Comunem. coltivato in tutto il terr. e raram. subspont.
Variab. - Il tipo selvatico ha rd. e f. relativam. sottili; sono coltivate le var. rapaceum (Miller) DC. con rd. ingrossata, fusiforme e la var. dulce (Miller) Pers. con picciuoli fogliari ingrossati, verdi, commestibili (da noi la più frequente); in autunno si raccoglie il Sedano a fg. clorotiche, da usare in insalata. Le razze coltivate sono spesso annuali o bienni. Secondo Montelucci (com. verb.) nell'It. Centr., ad es. pr. Roma, Sp. Apium graveolens sembra comportarsi come pianta del tutto spontanea.
Paleotemp. (?).
Comunem. coltivato in tutto il terr. e raram. subspont.
Variab. - Il tipo selvatico ha rd. e f. relativam. sottili; sono coltivate le var. rapaceum (Miller) DC. con rd. ingrossata, fusiforme e la var. dulce (Miller) Pers. con picciuoli fogliari ingrossati, verdi, commestibili (da noi la più frequente); in autunno si raccoglie il Sedano a fg. clorotiche, da usare in insalata. Le razze coltivate sono spesso annuali o bienni. Secondo Montelucci (com. verb.) nell'It. Centr., ad es. pr. Roma, Sp. Apium graveolens sembra comportarsi come pianta del tutto spontanea.