Sp. Rotala indica
Gen. Rotala
Fam. Lythraceae
Div. coripetale superovarie a fg. alternate
Cla. Dicotiledoni
F. striscianti e radicanti, poi eretti, per lo più semplici. Fg. oblanceolate (2-5 X 8-12 mm), generalm. > internodi, opposte, con margine ialino. Fi. isolati all'ascella delle fg.; calice con tubo (ipanzio) campanulato di 2 mm e 4 denti di 1 mm; epicalice mancante; petali 0.5 mm; stami 4; capsula subsferica, 2 mm.
Asia Tropic.
Pad, soprattutto nel Pavese e Vercellese: C. Comparsa in It. verso il 1902.
Nota - Le Ammaina e Rotala sono certamente estranee alla nostra flora, ed introdotte solo in epoca recente, in connessione alla coltura del Riso; la loro patria d'origine va cercata nella zona tropicale, in Asia, oppure in Africa o anche nelle Americhe. Esse sono note solo per l'ambiente di risaia e probabilmente, se la coltura del Riso venisse abbandonata, sparirebbero in poco tempo. La coltura del Riso ha permesso la naturalizzazione da noi di un variopinto campionario di piante esotiche, fra le quali si possono ricordare, oltre a Sp. Ammania auriculata-Sp. Rotala indica ancora Limnophila e Lindernia (Sp. Gratiola officinalis-Sp. Lindernia anagallidea), Ottelia (Sp. Ottelia alismoides), Blyxa (Sp. Blyxa japonica), le Echinochloa (Sp. Echinochloa phyllopogon-Sp. Echinochloa erecta) ed inoltre singole specie di Panicum, Eleocharis, Najas etc. In alcuni casi (es. Sp. Echinochloa phyllopogon) l'origine tropicale è solamente supposta e finora non ancora dimostrata, anche se molto verosimile. In altri (es. Sp. Murdannia keisak, Sp. Eriocaulon cinereum) non si tratta di piante legate in maniera obbligata alla vita in risaia (la cui introduzione assieme alle sementi del Riso è tuttavia più che verosimile). Nella grande maggioranza queste specie delle risaie sono annuali a ciclo breve; i semi germinano nella tarda primavera o anche a fine giugno, le parti vegetative si sviluppano con grande rapidità e già ai primi di settembre la fioritura e fruttificazione sono compiute. I semi sono leggeri ed adatti a venire trasportati dall'acqua. Queste specie vivono semi-sommerse, le parti basali sono per lo più del tutto sommerse e le radici ancorano nel fango molle ed asfittico. Sulla florula delle risaie e gli interessanti problemi che essa pone cfr. Pignatti S., Archivio Bot. 33: 129-193(1957).
Asia Tropic.
Pad, soprattutto nel Pavese e Vercellese: C. Comparsa in It. verso il 1902.
Nota - Le Ammaina e Rotala sono certamente estranee alla nostra flora, ed introdotte solo in epoca recente, in connessione alla coltura del Riso; la loro patria d'origine va cercata nella zona tropicale, in Asia, oppure in Africa o anche nelle Americhe. Esse sono note solo per l'ambiente di risaia e probabilmente, se la coltura del Riso venisse abbandonata, sparirebbero in poco tempo. La coltura del Riso ha permesso la naturalizzazione da noi di un variopinto campionario di piante esotiche, fra le quali si possono ricordare, oltre a Sp. Ammania auriculata-Sp. Rotala indica ancora Limnophila e Lindernia (Sp. Gratiola officinalis-Sp. Lindernia anagallidea), Ottelia (Sp. Ottelia alismoides), Blyxa (Sp. Blyxa japonica), le Echinochloa (Sp. Echinochloa phyllopogon-Sp. Echinochloa erecta) ed inoltre singole specie di Panicum, Eleocharis, Najas etc. In alcuni casi (es. Sp. Echinochloa phyllopogon) l'origine tropicale è solamente supposta e finora non ancora dimostrata, anche se molto verosimile. In altri (es. Sp. Murdannia keisak, Sp. Eriocaulon cinereum) non si tratta di piante legate in maniera obbligata alla vita in risaia (la cui introduzione assieme alle sementi del Riso è tuttavia più che verosimile). Nella grande maggioranza queste specie delle risaie sono annuali a ciclo breve; i semi germinano nella tarda primavera o anche a fine giugno, le parti vegetative si sviluppano con grande rapidità e già ai primi di settembre la fioritura e fruttificazione sono compiute. I semi sono leggeri ed adatti a venire trasportati dall'acqua. Queste specie vivono semi-sommerse, le parti basali sono per lo più del tutto sommerse e le radici ancorano nel fango molle ed asfittico. Sulla florula delle risaie e gli interessanti problemi che essa pone cfr. Pignatti S., Archivio Bot. 33: 129-193(1957).