Riunisce le specie perenni con fg. sottili (da lineari-spatolate a oblanceolato-spatolate), intere o ± incise sul bordo. Un gruppo di specie diploidi (2n = 18) sono diffuse sulla Pen. Iberica e la Francia Centro-Merid.: si tratta di circa una trentina di entità endemiche spesso localizzate. Carattere ancestrale dimostra probabilm.
B. frutescens Cosson dell'Africa Sett, Spagna Merid. e Baleari, con un caratteristico portam. fruticoso; ad essa si collega
Sp. Biscutella incana, la più robusta tra le specie nostrane. Per il resto i diploidi rappresentano il risultato di un'intensa evoluzione divergente per progressiva frammentazione geografica; essi rimangono confinati per lo più al piano mediterraneo e submediterraneo. Un'altra strategia evolutiva sembra avere adottato
B. laevigata L., che si distingue nettam. dal punto di vista corologico (areale Centro-Europ., cioè più Sett.), ecologico (passaggio al piano montano, subalpino ed alpino) e cariologico (concomitanza di stirpi diploidi, tetraploidi ed esaploidi). Cfr. a questo proposito Machatschki-Laurich B., Bot. Arch. Konigsberg 13: 1-115 (1926); Manton l.,Ann. Bot. n. ser. 1: 439-462 (1937). Le popolazioni italiane sono insufficientem. note e parecchi problemi attendono un chiarimento.