Sp. Taraxacum handelii
Gen. Taraxacum
Gp. V
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Pianta piccola, ma robusta; fìttone grosso, generalm. indiviso, con tunica ben sviluppata. Fg. quasi intere o con lobi spaziati e poco profondi, appressati al suolo. Capolini abbastanza grossi (diam. 2 cm); squame involucrali esterne verde scure, pruinose, con margine membranoso e piccoli cornetti; corolla di un giallo carico; acheni scuri con tubercoli abbondanti; becco lungo quanto l'achenio o raram. un po' di più.
Endem. N-Alpica.
Solam. in A. Adige nella zona del Brennero: RR.
Osserv. - Sp. Taraxacum reichenbachii e Sp. Taraxacum handelii sono tra loro abbastanza affini e rappresentano un tipo abbastanza primitivo (per le ridotte dimensioni del becco), tuttavia si tratta anche in questo caso di stirpi apomittiche con tendenza alla frammentazione. La localizzazione nella zona del Brennero dipende probabilm. dalle vicende del periodo post-glaciale.
Handel-Mazzetti H. von (1882-1940), botanico tirolese specialista di questo genere.
Endem. N-Alpica.
Solam. in A. Adige nella zona del Brennero: RR.
Osserv. - Sp. Taraxacum reichenbachii e Sp. Taraxacum handelii sono tra loro abbastanza affini e rappresentano un tipo abbastanza primitivo (per le ridotte dimensioni del becco), tuttavia si tratta anche in questo caso di stirpi apomittiche con tendenza alla frammentazione. La localizzazione nella zona del Brennero dipende probabilm. dalle vicende del periodo post-glaciale.
Handel-Mazzetti H. von (1882-1940), botanico tirolese specialista di questo genere.