Sp. Carduus tenuiflorus
Gen. Carduus
Gp. IV
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Simile a Sp. Carduus pycnocephalus, ma capolini riuniti in numero maggiore (3-8 e fino a 12 assieme), diam. 7-9 mm; involucro più lungo dei fi.; squame differenti (vedi Nota); corolla purpureo-chiara (raram. biancastra).
W-Europ. (Subatl).
Riviera, Bologn., Napol, Garg, Sard, Cors., Arcip. Tosc: R; segnalato ancora nel Ven., Lomb., Piem., Abr. e Basii, ma da verificare.
Nota - La differenza più sicura rispetto a Sp. Carduus pycnocephalus si osserva nelle squame che (secondo Kazmi, cit.) in Sp. Carduus pycnocephalus possiedono «... una robusta nervatura centr. nella parte sup. ed un margine ingrossato, non membranoso. Con la lente si riconoscono sulla nervatura ed in margine piccole ciglia. In Sp. Carduus tenuiflorus, nervatura centr. e margine delle squame sono glabri, il margine membranoso». Le ali irte di spine fitte e ± parallele fra loro (sulle quali è principalmente fondato C. sardous DC.) non costituiscono secondo Kazmi un carattere costante.
W-Europ. (Subatl).
Riviera, Bologn., Napol, Garg, Sard, Cors., Arcip. Tosc: R; segnalato ancora nel Ven., Lomb., Piem., Abr. e Basii, ma da verificare.
Nota - La differenza più sicura rispetto a Sp. Carduus pycnocephalus si osserva nelle squame che (secondo Kazmi, cit.) in Sp. Carduus pycnocephalus possiedono «... una robusta nervatura centr. nella parte sup. ed un margine ingrossato, non membranoso. Con la lente si riconoscono sulla nervatura ed in margine piccole ciglia. In Sp. Carduus tenuiflorus, nervatura centr. e margine delle squame sono glabri, il margine membranoso». Le ali irte di spine fitte e ± parallele fra loro (sulle quali è principalmente fondato C. sardous DC.) non costituiscono secondo Kazmi un carattere costante.