Sp. Doronicum austriacum
Gen. Doronicum
Gp. II
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Rz. sottile, senza stoloni, glabro in alto; f. eretto, scanalato, ramoso-corimboso. Fg. di forma caratteristica (panduriformi), le med. con lamina lanceolato-acuminata (5-8 X 10-15 cm), bruscam. strozzate nel picciuolo, che è lungo 3-4 cm ed alato, largo in alto 5 mm circa, alla base allargato in 2 lobi amplessicauli larghi fino a 2 cm; fg. sup. ridotte (3 X 7-12 cm), sessili e lanceolate; fg. basali alla fior, scomparse. Capolini numerosi (diam. 4-5 cm); involucro a disco, con squame lesiniformi di 2 X 12 mm; fi. ligulati di 2-3 X 20-26 mm; acheni esterni senza pappo.
Orof. S-Europ. (baricentro orient).
Alpi Or., A. Maritt., App. Tosco-Emil. R.
Nota - La distribuzione appare difficilm. spiegabile. Nelle Alpi Or. Sp. Doronicum austriacum è relativam. abbondante nel Goriz. e Carnia, però si arresta repentinam. lungo la linea Sesto-Auronzo-S. Vito-Pelmo-Primiero-Valsugana-Bondone-M. Baldo: si comporta dunque da sp. illirica. Ricompare tuttavia nel Cuneese ricollegandosi così all'areale francese che si estende fino ai Pirenei; sull'App. Sett. (dalla Lig. Or. al M. Gottero fino al Bologn. e con una staz. isolata a Vallombrosa) si comporta invece come un relitto glaciale di origine alpina; manca nell' App. Centr., dove molte sp. illiriche assumono carattere anfìadriatico. Al di fuori di questi territori Sp. Doronicum austriacum è quanto meno assai raro, ad es. sui C. Euganei, in V. Adige pr. Egna (Neumarkt), in V. Brembana e sulle pendici del M. Rosa (Valdobbia, Ofen): tutte segnalazioni antiche, non confermate di recente, e che forse meriterebbero verifica. Non è neppur sicuro che le varie popolazioni di Sp. Doronicum austriacum siano eguali fra loro: abbiamo osservato che gli esemplari raccolti in Carnia apparivano più densam. pubescenti sul f., quelli appenninici subglabri in basso.
Orof. S-Europ. (baricentro orient).
Alpi Or., A. Maritt., App. Tosco-Emil. R.
Nota - La distribuzione appare difficilm. spiegabile. Nelle Alpi Or. Sp. Doronicum austriacum è relativam. abbondante nel Goriz. e Carnia, però si arresta repentinam. lungo la linea Sesto-Auronzo-S. Vito-Pelmo-Primiero-Valsugana-Bondone-M. Baldo: si comporta dunque da sp. illirica. Ricompare tuttavia nel Cuneese ricollegandosi così all'areale francese che si estende fino ai Pirenei; sull'App. Sett. (dalla Lig. Or. al M. Gottero fino al Bologn. e con una staz. isolata a Vallombrosa) si comporta invece come un relitto glaciale di origine alpina; manca nell' App. Centr., dove molte sp. illiriche assumono carattere anfìadriatico. Al di fuori di questi territori Sp. Doronicum austriacum è quanto meno assai raro, ad es. sui C. Euganei, in V. Adige pr. Egna (Neumarkt), in V. Brembana e sulle pendici del M. Rosa (Valdobbia, Ofen): tutte segnalazioni antiche, non confermate di recente, e che forse meriterebbero verifica. Non è neppur sicuro che le varie popolazioni di Sp. Doronicum austriacum siano eguali fra loro: abbiamo osservato che gli esemplari raccolti in Carnia apparivano più densam. pubescenti sul f., quelli appenninici subglabri in basso.