Cla. Dicotiledoni
F. legnosi eretti, in alto con densa peluria giallastra. Fg. con picciuolo di 8-30 mm e lamina lanceolata (2-3 X 6-9 cm), intera o crenata, di sopra verde e con singoli peli stellati, di sotto bianco-tomentosa per densi peli stellati. Verticillastri 20-30flori densi (diam. 3-6 cm) all'ascella di due fg. normali, ma sessili e ripiegate verso il basso; bratteole lanceolato-acuminate, 3-5 volte più lunghe che larghe; calice con tubo subcilindrico (5 X 16 mm) e denti brevi, mucronati; corolla gialla, irsuta, lunga 25 mm. Nota - Pianta rustica, spesso coltivata nei giardini anche nelle zone più calde dell'It. Centr. e Sett. e spesso subspontanea: è dunque difficile stabilire l'areale originario; in Puglia, Cai. e nelle Is. sembra senz'altro spontanea, ma nella Pen. risale fino al Lazio ed Umbria; sulle pendici di M. Salviano pr. Avezzano (Abr.) secondo Anzalone (N. Giorn. Bot. hai. 67: 553-554, 1960) è pure spontanea. Invece Ph. portae Kerner descritta per il Veron. è probabilmente un ibrido d'Orto Botanico. Ph. lanata Willd., endemica cretese, è simile a 3127, però ha fg. inf. da ovali a subrotonde lunghe 15-28 mm: è stata segnalata dal Tenore in Cai., ma non ritrovata in seguito.