Sp. Erigeron uniflorus
Gen. Erigeron
Gp. II
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Pianta pubescente per peli lanosi contorti. Simile a Sp. Erigeron polymorphus, ma f. poco più lunghi delle fg., generalm. semplici; fg. verde-scure, le basali di (2)4-7 X 20-40(-80) mm, con lamina avente la max. largh. verso l'apice che è retuso o rotondato; involucro con squame strettam. lanceolate, larghe fino a 1.5 mm; fi. ligulati violetti o pallidi.
(Circum) Artico-alp.
Alpi, dalle Carniche alle Mariti.; App. Tosco-Emil, Vettore, Abr. e Cors.: R.
Variaib. - Generalm. si osservano piante robuste anche se basse, con f. (2-6 cm) superante di poco le fg. basali (che sono spatolate) e involucri lanosi; sporadicam. si presentano individui gracili, con capolini ridotti o fg. basali lineari, oppure f. molto allungati. Sull'App. solam. la var. aprutii Vierh. con involucri subglabri ovv. a sparsi peli brevi. Sulle Alpi Or., si comporta da pianta esclusiva della silice, sulle A. Occid. invece come indifferente. Sopra lo Stelvio a q. 2900 (su suolo svizzero) nel secolo scorso è stato raccolto E. humilis Graham ( = E. unalasch-kensis [DC] Vierh.), che si distingue per le fg. basali acute, le fg. cauline superanti il capolino e l'involucro con squame violetto-scure a nerastre; questo reperto non confermato successivam., ma dovuto ad Autore in generale assai preciso (Engler), sarebbe l'unico di questa sp. Circum-artica nell'Europa Centrale.
Mentre questa Flora era in stampa veniva descritto E. paolii Gamisans (il nome è derivato da quello di Pasquale Paoli, «u babbu di u populu corsu»), nel quale vengono incluse le popolazioni còrse di questa specie. Differisce per le fg. basali più larghe, sempre distintam. mucronate, per i peli ghiandolari abbondanti su fg., f. e squame, per i capolini maggiori, le ligule più allungate e gli achenii arrossati lungo i canali marginali. Vive nei pascoli di cresta sul M. Cinto e M. Rotondo a 2000-2700 m.
Bibl.: Gamisans J., Candolìea 32: 66 (1977).
(Circum) Artico-alp.
Alpi, dalle Carniche alle Mariti.; App. Tosco-Emil, Vettore, Abr. e Cors.: R.
Variaib. - Generalm. si osservano piante robuste anche se basse, con f. (2-6 cm) superante di poco le fg. basali (che sono spatolate) e involucri lanosi; sporadicam. si presentano individui gracili, con capolini ridotti o fg. basali lineari, oppure f. molto allungati. Sull'App. solam. la var. aprutii Vierh. con involucri subglabri ovv. a sparsi peli brevi. Sulle Alpi Or., si comporta da pianta esclusiva della silice, sulle A. Occid. invece come indifferente. Sopra lo Stelvio a q. 2900 (su suolo svizzero) nel secolo scorso è stato raccolto E. humilis Graham ( = E. unalasch-kensis [DC] Vierh.), che si distingue per le fg. basali acute, le fg. cauline superanti il capolino e l'involucro con squame violetto-scure a nerastre; questo reperto non confermato successivam., ma dovuto ad Autore in generale assai preciso (Engler), sarebbe l'unico di questa sp. Circum-artica nell'Europa Centrale.
Mentre questa Flora era in stampa veniva descritto E. paolii Gamisans (il nome è derivato da quello di Pasquale Paoli, «u babbu di u populu corsu»), nel quale vengono incluse le popolazioni còrse di questa specie. Differisce per le fg. basali più larghe, sempre distintam. mucronate, per i peli ghiandolari abbondanti su fg., f. e squame, per i capolini maggiori, le ligule più allungate e gli achenii arrossati lungo i canali marginali. Vive nei pascoli di cresta sul M. Cinto e M. Rotondo a 2000-2700 m.
Bibl.: Gamisans J., Candolìea 32: 66 (1977).