Gp. Anthoxanthum odoratum
Gen. Anthoxanthum
Fam. Graminaceae
Cla. Monocotiledoni
Erbe cespugliose, spesso con gradevole odore di fieno (cumarina), con culmi eretti. Fg. con lamina larga 2-5(10) mm e lunga 3-4 cm; ligula acuta 2 mm (nelle cauline fino a 3 mm). Pannocchia spiciforme ovata, densa; glume acute, l'inf. di 3.5 mm, la sup. di 5-7(9) mm; lemmi sterili 3 mm, brevem. aristati.
Trattato dalla maggioranza degli autori come gruppo unitario, sia pure con un certo polimorfismo, al quale erano stati riferiti spesso anche Sp. Anthoxanthum ovatum e Sp. Anthoxanthum aristatum, che nonostante l'annualità sono molto affini, solo recentem. le ricerche cariologiche ne hanno posto in evidenza l'eterogeneità. Dapprima venne constatato (Love and Love, 1948), che le popolazioni delle zone artiche (e da noi delle alte montagne) erano diploidi, mentre quelle crescenti nei climi temperati erano tetraploidi: in questo modo venne identificato Sp. Anthoxanthum alpinum e caratterizzato rispetto a Sp. Anthoxanthum odoratum. Quest'ultima specie fu dapprima interpretata come allotetraploide derivato da incrocio tra Sp. Anthoxanthum alpinum e Sp. Anthoxanthum ovatum (pure diploide, ma annuale), ma, per la scoperta di popolazioni diploidi entro Sp. Anthoxanthum odoratum, si tende ora a ritenere che questo derivi da tali diploidi, probabilmente senza partecipazione di altre specie. Comunque in questo momento molti problemi sono aperti; cfr. Hedbergl., Symb. Bot. Upsal. 18 (1967), Svensk Bot. Tìdskr. 63 (1969), Hereditas 64 (1970); Rozmus M., Acta Biol. Crac. 3: 81-90 (1960); Teppner H., Phyton (Austria) 13305-312 (1969) e Oesterr. Bot. Z. 118: 280-292 (1970).
Trattato dalla maggioranza degli autori come gruppo unitario, sia pure con un certo polimorfismo, al quale erano stati riferiti spesso anche Sp. Anthoxanthum ovatum e Sp. Anthoxanthum aristatum, che nonostante l'annualità sono molto affini, solo recentem. le ricerche cariologiche ne hanno posto in evidenza l'eterogeneità. Dapprima venne constatato (Love and Love, 1948), che le popolazioni delle zone artiche (e da noi delle alte montagne) erano diploidi, mentre quelle crescenti nei climi temperati erano tetraploidi: in questo modo venne identificato Sp. Anthoxanthum alpinum e caratterizzato rispetto a Sp. Anthoxanthum odoratum. Quest'ultima specie fu dapprima interpretata come allotetraploide derivato da incrocio tra Sp. Anthoxanthum alpinum e Sp. Anthoxanthum ovatum (pure diploide, ma annuale), ma, per la scoperta di popolazioni diploidi entro Sp. Anthoxanthum odoratum, si tende ora a ritenere che questo derivi da tali diploidi, probabilmente senza partecipazione di altre specie. Comunque in questo momento molti problemi sono aperti; cfr. Hedbergl., Symb. Bot. Upsal. 18 (1967), Svensk Bot. Tìdskr. 63 (1969), Hereditas 64 (1970); Rozmus M., Acta Biol. Crac. 3: 81-90 (1960); Teppner H., Phyton (Austria) 13305-312 (1969) e Oesterr. Bot. Z. 118: 280-292 (1970).