Sp. Astragalus vesicarius
Gen. Astragalus
Gp. Leguminosae IV
Fam. Leguminosae
Div. coripetale superovarie a fg. alternate
Cla. Dicotiledoni
F. legnosi, ramificati alla base con rami prostrato-ascendenti, un po' zigzaganti, fogliosi su ⅔, in alto angolosi e con pubescenza appressata. Fg. 4-12 cm con 9-19 segm. strettam. ellittici (3-5 x 9-25 mm), acuti. Racemo allungato (3-6 cm), multifloro, su un peduncolo di 1-3 dm; calice irsuto con tubo rigonfio di 6-8 mm e denti linea-ri-filiformi di 2-5 mm; vessillo 18-22 mm; legume villoso, 3-5 x 8-15 mm, non superante il calice.
S-Europ. - Pontico.
Gruppo polimorfo con tendenza a differenziare razze locali, spesso di difficile interpretazione. Per un approfondim. cfr. Degen, FI. Velebit. 2: 348-349 (1937); Merxmuller, Jahrb. Ver. Sch. Alpenfl. u. -tiere 25: 155 (1960); Favarger, Ber. Bayer. Bot. Ges. 42: 201 (1970). Sul contrafforte delle A. Giulie sopra Gemona, Poldini (com. verb.) ha incontrato popolazioni di (b) con corolla gialla, che quindi (solo per questo carattere) potrebbero essere confuse con (c).
S-Europ. - Pontico.
Gruppo polimorfo con tendenza a differenziare razze locali, spesso di difficile interpretazione. Per un approfondim. cfr. Degen, FI. Velebit. 2: 348-349 (1937); Merxmuller, Jahrb. Ver. Sch. Alpenfl. u. -tiere 25: 155 (1960); Favarger, Ber. Bayer. Bot. Ges. 42: 201 (1970). Sul contrafforte delle A. Giulie sopra Gemona, Poldini (com. verb.) ha incontrato popolazioni di (b) con corolla gialla, che quindi (solo per questo carattere) potrebbero essere confuse con (c).