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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Prunus avium

Gen. Prunus

Fam. Rosaceae

Div. coripetale superovarie a fg. alternate

Cla. Dicotiledoni
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Albero con tronco ben definito (raram. cespuglio in individui selvatici); corteccia liscia e ± lucida, nei rami giovani (diam. 5-10 mm) glabri con lenticelle trasv. di 3 X 15 mm; lacerazioni in nastri che si arrotolano; legno con odore di melo; dalle ferite secrezione di resina gommosa. Fg. generalm. pendule, sparsam. pubescenti sui rami, verde-scure di sopra, chiare di sotto; lamina oblanceolata (6-8 X 12-15 cm), raram. ovata (7-12 X 10-15 cm), dentellata; picciuolo 2-4 cm con 2-4 ghiandole rosse verso l'alto. Ombrelle pauciflore; peduncoli 3-5 cm; petali bianchi 10-15 mm; fr. rosso-scuro 1-3 cm (ciliegia).

Pontica (?),
Probabilm. indigeno nei boschi di latif. su suolo subacido: in tutto il terr. (Sic. solo coltiv.): C.

Usi - È impossibile precisare oggi l'areale originario del Ciliegio, che pare avesse il suo centro nell'area Pontica (dal Caucaso ai Balcani), ma che sicuram. raggiungeva il Centro-Europa già nel tardo Glaciale. I popoli europei si limitavano alla raccolta nel bosco delle bacche acidule, mentre l'ingentilimento della pianta e la sua messa a coltura pare siano iniziati solo presso i popoli dell'Asia occid.: da qui la coltura (IV sec. av. Cr.) passa in Grecia e solo pocq prima dell'Impero si diffonde in Italia. Ancor più tarda l'introduzione della Marena portata da Lucullo nel 74 a.C. per la prima volta a Roma. Il nome attuale «ciliegia», usato per entrambi i frutti, è di origine iraniana (kirahs, keras) ed è stato trasferito nelle lingue europee occidentali senza grandi modifiche (lat. ceresia, it. ciliegia, spagn. ceresa, frane, cerise, ingl. cherry, ted. Kirsche, slov. cesnje); anche il nome (meno usato) del selvatico ha origine caucasica (Khwishan), da cui l'it. viscida, frane, guigne, ted. Weichsel, russo wischnja. Il nome della Marena o Marasca (ital. ted. e lìngue slave merid.) è evidentem. derivato dal latino «amarus» però sec. H. Marzell (in Hegi, Ill. Fl. Mitteleur. IV, 2: 1074) in uso solo nel Medioevo e forse di antica origine non-indoeuropea. La pianta selvatica (var. avium) è spesso indicata come var. sihestrìs (Kirschleger) Dierbach: le ciliege a polpa molle formano la var. juliana L., quelle a polpa dura la var. duracina L. ( = Duroni).
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