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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Crataegus monogyna

Gen. Crataegus

Fam. Rosaceae

Div. coripetale superovarie a fg. alternate

Cla. Dicotiledoni
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F. a corteccia compatta, grigio-aranciata; rami giovani scuri, glabri, con spine acute alla base dei rami abbreviati. Fg. con lamina chiara di sotto, a contorno ovale
0 rombico (2-4 X 2-4 cm) con 1-4 incisioni profonde per lato; lobi allungati, con bordi paralleli e senza dentelli almeno nella parte inf.; dentelli 2-4 presso l'apice; base tronca o cuneata ( ± a 90°); stipole a ventaglio. Corimbi multiflori con assi lanosi o pubescenti; petali bianchi, subrotondi (5-6 mm); stili 1; fr. a 1 seme.

1 Secondo Hegi la fioritura precede di 2 settimane quella di Sp. Crataegus monogyna.

Paleo-temp.
In tutto il terr.: C.

Ibridi, confus. e variab. - La distinzione fra Sp. Crataegus oxyacantha e Sp. Crataegus monogyna ha costituito da sempre un rompicapo per i fioristi. L'insieme dei caratteri differenziali da noi forniti è valido solo per individui ben tipici, però nella maggioranza dei casi ci troviamo di fronte ad individui che, per l'uno o l'altro carattere, sono intermedi fra le due specie. Due soli caratteri hanno valore discriminante: la dentellatura dei lobi (continua in Sp. Crataegus oxyacantha, limitata all'apice in Sp. Crataegus monogyna) ed il n. degli stili e semi nel fr. (2 in Sp. Crataegus oxyacantha, 1 in Sp. Crataegus monogyna), però la correlazione fra i due non è stretta, ed in popolazioni naturali non è difficile trovare piante con fg. di Sp. Crataegus oxyacantha e stili di Sp. Crataegus monogyna o viceversa. Le due specie possono vivere a pochi metri di distanza l'una dall'altra, però Sp. Crataegus oxyacantha L. è di preferenza in stazioni ombrose nei boschi chiusi, mentre Sp. Crataegus monogyna Jacq., ben più xerofilo è di regola ai margini del bosco ed in pieno sole. Però quando Sp. Crataegus monogyna vive nei boschi le fg. tendono ad avere lobi meno profondi, come in Sp. Crataegus oxyacantha. Il numero cromosomico è uguale per le due specie (2n = 34). L'ibrido fra le due ( X C. media Bechst.) è frequente, e l'abbondanza di individui di difficile attribuzione fa pensare che in alcune zone sia diffuso quanto le specie allo stato puro.
Per i rapporti tra Sp. Crataegus oxyacantha e Sp. Crataegus monogyna si cfr. l'ottimo studio di Lippert W., Ber. Bayer. Boi. Ges. 49: 165-198 (1978), del quale non si è potuto tener conto, essendo questa Flora già in stampa. Sp. Crataegus monogyna Jacq. è specie assai variabile nella pubescenza (abbondante sulle fg. giovani, ma per lo più scomparsa in estate). I rami dell'annata sono privi di fi. ed hanno fg. sparse con grandi (1-2 cm) stipole persistenti; i rami fioriferi portano le fg. riunite a 3-6 su rami laterali abbreviati (brachiblasti) e le stipole sono piccole, caduche, in estate generalm. scomparse; due rami differenti dello stesso individuo possono quindi dare l'impressione di specie del tutto diverse.
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