Sp. Primula spectabilis
Gen. Primula
Fam. Primulaceae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
F. legnoso alla base circondato da un manicotto di fg. morte lungo fino a 2 dm. Fg. coriacee, lanceolato-spato-late (15-23 X 25-60 mm, max. 30 X 90 mm), acute e acuminate, con largo margine cartilagineo; faccia sup. picchettata (lente!) di ghiandole puntiformi sprofondate nel parenchima. Ombrella ampia; brattee lineari o lanceolato-lineari (1-2 X 8-16 mm), acute; peduncoli 1-2(-3) cm; calice 7-8(-12) mm con denti acuti lunghi ⅖ del tubo; corolla (diam. 2 cm) violetta con tubo di 15-18 mm e lobi di 9 divisi su ¼-⅓.
Endem.
Catene merid. delle Alpi Or. dal Grappa al Bergam.: R.
Nota - Questa Primula e parecchie specie vicine hanno fg. coriacee persistenti del tipo sclerofillo e spesso getti allungati, lignificati e densam. fogliosi. Si tratta di un aspetto insolito per piante alpine, che forse le ricollega a ceppi ancestrali tardo-terziari, viventi su rupi ombrose umide a bassa altitudine. In effetti parecchi tra i più interessanti endemismi insubrici presentano tale carattere e la distribuzione sulle catene periferiche permette di interpretarle come di origine preglaciale. 2661 ha un'area distributiva limitata alle zone rimaste esenti da glaciazione: dal Grappa alle Prealpi Vicent. e Veron., Lessini, M. Baldo, risale fino al Gruppo del Brenta; molto abbondante in V. di Ledro e Giudicarle, raggiunge le vicine Prealpi Bresc; benché segnalata nel Bergam. è dubbio se superi verso occidente la Valle dell'Oglio.
Bibl: Melchior H., Ber. Deutsch. Bot. Ges. 55: 33-53 (1937).
Endem.
Catene merid. delle Alpi Or. dal Grappa al Bergam.: R.
Nota - Questa Primula e parecchie specie vicine hanno fg. coriacee persistenti del tipo sclerofillo e spesso getti allungati, lignificati e densam. fogliosi. Si tratta di un aspetto insolito per piante alpine, che forse le ricollega a ceppi ancestrali tardo-terziari, viventi su rupi ombrose umide a bassa altitudine. In effetti parecchi tra i più interessanti endemismi insubrici presentano tale carattere e la distribuzione sulle catene periferiche permette di interpretarle come di origine preglaciale. 2661 ha un'area distributiva limitata alle zone rimaste esenti da glaciazione: dal Grappa alle Prealpi Vicent. e Veron., Lessini, M. Baldo, risale fino al Gruppo del Brenta; molto abbondante in V. di Ledro e Giudicarle, raggiunge le vicine Prealpi Bresc; benché segnalata nel Bergam. è dubbio se superi verso occidente la Valle dell'Oglio.
Bibl: Melchior H., Ber. Deutsch. Bot. Ges. 55: 33-53 (1937).