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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Primula vulgaris

Gen. Primula

Fam. Primulaceae

Div. gamopetale

Cla. Dicotiledoni
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Rz. obliquo, breve (3-5 X 30-40 mm) con grosse rd. secondarie; f. nullo (cfr. Nota). Fg. tutte basali, oblanceolato-spatolate (alla fior. 1-2 X 5-9 cm, in seguito grandi fino al doppio e più), con apice arrotondato e margine irregolarm. eroso-dentellato, progressivam. ristretto fino alla base. Fi. portati da picciuoli di 4-7 cm; calice con tubo di 3 X 10 mm e denti lesiniformi di 5-7 mm; corolla gialla (nel secco spesso verde-azzurra) con tubo di 13-20 mm e lobi obcordati (7-12 X 10-15 mm), portanti una macchia più scura alla base.

Europ.-Caucas.

In tutto il terr. (escluso Sard.): C; nel Merid. e Sic. solo sulle montagne, nella Pad. quasi ovunque scomparsa.

Nota - Sp. Primula vulgaris è strettam. collegata a Sp. Primula elatior per i caratteri del calice, di notevole peso tassonomico, e per la colorazione della corolla (giallo-chiara, anziché giallo-uovo). La caratteristica disposizione dei fi. si potrebbe interpretare come derivata da una normale ombrella (simile a quella di Sp. Primula elatior e delle Primula in maggioranza) per progressiva riduzione dell'asse comune fino a totale annullamento di questo. In effetti, singole specie prive di scapo si presentano in varie sezioni del subgen. Primula (ad es. P. juliae Kusn. del Caucaso, P. heterochroma Stapf dell'Iran Sett. ed il trio P. tìbetica Watt - P. urticifolia Maxim, e P. fasciculata Balf. et Ward dell'Asia Centr. e Cina), sempre assieme ad una maggioranza di specie scapose. In Sp. Primula vulgaris l'esistenza dei tipi ancestrali scaposi può ritenersi verosimile in quanto nelle popolazioni selvatiche sporadicam. compaiono individui con uno scapo ± allungato: essi sono stati indicati come var. caulescens Koch, ma rappresentano solo una variazione accidentale.

P. sibthorpii Hoffmgg. (probabilm, una sottospecie di Sp. Primula vulgaris) dell'Albania, Macedonia, Asia Min. e Caucaso è simile, ma con corolla rossa o purpurea: introdotta nell'Eur. Occid. (la prima notizia risale al 1622) per ornam. è spesso coltivata, anche in ibridi con Sp. Primula vulgaris, che sporadicam. si osservano ± spontaneizzati presso i centri abitati e nei parchi e giardini.

Eterostilia - Nelle popolazioni naturali di Sp. Primula vulgaris si riconoscono facilm. individui a fi. longistili ed altri (per il resto identici) con fi. brevistili: il fenomeno è molto evidente e venne descritto già da Darwin. Il rapporto quantitativo normale è 1:1 (secondo altre misure 0.6:0.4), ma in generale è necessario misurare un gran numero di. individui per ottenere cifre non troppo divergenti da questo.
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