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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Petroselinum sativum

Gen. Petroselinum

Gp. IV (Fi. gialli)

Fam. Umbelliferae

Div. coripetale inferovarie
Cla. Dicotiledoni
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Rd. strettam. fittonosa; f. eretto, tubuloso, debolm. costato. Fg. (almeno le maggiori) 3pennate, nelle forme selvatiche con segm. lineari (2-4 X 15-40 mm), interi, le cauline semplicem. pennate. Ombrelle a 8-12 ovv. 20-21 raggi; involucro nullo oppure con 1-3 brattee lineari, spesso caduche; petali giallastri (0.7 mm); fr. ovoide, 2-3 mm.

E-Medit. (?).
Coltiv. negli orti in tutto il terr. e sub-spont.: C.

Usi - La denominazione «petroselinon» risale a Dioscoride, ma è dubbio se indicasse realmente il Prezzemolo: infatti come «Selinon» venivano designate varie ombrellifere, che, per l'abbondanza di specie aromatiche in questa famiglia sono di difficile identificazione. Da una di esse avrebbe preso il nome anche la città di Selinunte (benché nella flora attuale della zona non mi sia stato possibile individuare un'ombrellifera particolarmente appariscente e tale da giustificare questo nome). Comunque nell'antichità e medio evo il Prezzemolo ebbe importanza soprattutto come pianta medicinale e solo verso il 1500 si diffonde come comune condimento. Facile confus. con Sp. Aethusa cynapium (che è velenosa!) e di qui l'uso di coltivare Prezzemolo a fg. crespe (in quanto Sp. Aethusa cynapium ha sempre fg. liscie). Comunque le fg. di Sp. Aethusa cynapium hanno uno sgradevole odore agliaceo (invece del caratteristico aroma di Sp. Petroselinum sativum!) e sono tipicam. lucide di sotto.
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