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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Cachrys ferulacea

Gen. Cachrys

Gp. IV (Fi. gialli)

Fam. Umbelliferae

Div. coripetale inferovarie
Cla. Dicotiledoni
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F. eretto, striato, ramoso. Fg. lunghe 2-5 dm, 3-5 pennatosette, completam. divise in segm. lineari (1 X 10-30 mm). Ombrelle a 8-15 raggi; brattee e bratteole lineari; petali gialli, ovali, raggianti, con apice ripiegato; fr. 15-30 mm (raram. meno) con le coste prolungate in ali.

NE-Medit.-Turan.
It. Merid. e Sic: C; anche sull'App. Centr. nelle Marche (M. Bivo, M. Corona, Sibillini), Umbria (M. Subasio, Norcia) edAbr. (Gr. Sasso, Morsica): R.

Variab. - Il fr. si presenta di aspetto vario, con ali ± sviluppate, talora strette (Prangos carinata Griseb.) oppure ondulate (C. cylindracea Guss.).

Nota - Sp. Cachrys ferulacea è diffusa nell'Asia Anteriore, Iran e Caucaso, nella parte centro-meridionale della Penisola Balcanica e raggiunge in Sicilia l'estremo occidentale del suo areale. Qui risulta tuttavia abbastanza diffusa sui Peloritani, Nebrodi e Madonie, sul M. Cammarata, Rocca Busambra, Pizzuta ed anche sull'Etna a Monteminardo. Vive nei pascoli aridi su calcare ed arenarie (sull'Etna anche su lava) e fornisce un foraggio pregiato, il cui aroma intenso e gradevole viene trasmesso al latte ed ai formaggi locali. Sulle radici di Sp. Cachrys ferulacea si sviluppa Agaricus nebrodensis, fungo molto gustoso. Su Sp. Cachrys ferulacea cfr. Di Martino A. e Raimondo F. M., Boll. Studi ed Inform. Giard. Col. Palermo 26: 116-129 (1974).
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